CATANIA. Una vera e propria storia degli orrori quella scoperta dalla polizia postate e delle comunicazioni di Catania, che vede vittime di orchi due bambini di 9 e 10 anni.
Ma gli orchi li tenevano in casa, erano coloro che avrebbero dovuti proteggerli: i genitori. Un romano e un catanese, infatti, sono stati arrestati con laccusa di aver violentato dei loro figli per realizzare filmati pedopornografici da mettere nella rete Deep Web, una zona invisibile di internet.
Grazie ad lavoro certosino svolto sotto copertura, la polizia postale, coordinata dal procuratore capo, Giovanni Salvi, e dal sostituto, Marisa Scavo, ha scoperto un gruppo di nove persone, quattro delle quali arrestate, ritenute responsabili a vario titolo di produzione, commercio, divulgazione e detenzione di materiale pedopornografico.
Il materiale ritrovato in casa e sequestrato fa emergere una situazione agghiacciante. In casa di un romano 64enne residente a Torino, immagini da lui stesso prodotte mentre abusava della figlia di 9 anni; mentre altre foto ritraggono la donna di 48 anni residente in provincia di Catania, parente del romano, che vestita da suora violentava il figlio di 10 anni in una chiesa.
La donna era già detenuta per reati simili. Un altro romano di 28 anni è stato trovato in possesso di oltre 75 mila file pedopornografici, e con alcune immagini che riguardavano anche una 12enne adescata su Facebook alla quale erano state fatte delle pose di nudo erotico poi divulgate sul web.