Costa Concordia, negato patteggiamento per Schettino

di Mena Grimaldi

 GROSSETO. Momenti di tensione si sono registrati martedì mattina al teatro Moderno di Grosseto dove si sta celebrando l’udienza preliminare del processo per il naufragio della Costa Concordia.

In tanti hanno gridato “Vergogna” appena appresa la notizia dell’accordato patteggiamento per cinque degli imputati. Gli imputati che hanno chiesto il patteggiamento, avendo raggiunto un accordo con la procura per l’applicazione della pena, sonol’ufficiale Silvia Coronica, il timoniere indonesiano Jacob Rusli Bin, l’hotel director, Marrico Gianpedroni e Roberto Ferrarini, coordinatore dell’unita’ di crisi della Costa Concordia.

“Un’offesa alle vittime”, ha commentato Daniele Bocciolini, uno degli avvocati di parte civile. Negata, invece, un’identica richiesta per l’ex comandante Francesco Schettino. La difesa di Schettino aveva proposto unpatteggiamento con pena di 3 anni e 4 mesi.

Ma La procura ha detto no. “Abbiamo chiesto anche noi il patteggiamento dopo che gli altri 5 imputati hanno formalizzato le loro richieste – ha riferitoFrancesco Pepe, del collegio difensivo di Schettino-. Evidentemente ci sono due pesi e due misure: Schettino a questo punto rischia di essere l’unico processato. Aspettiamo la decisione del Gup”.

Inoltre, la difesa dell’ex comandante ha chiesto un risarcimento per ‘danno morale’. L’istanza, a quanto si apprende da indiscrezioni, è stata fatta nel corso dell’udienza preliminare ed è relativa al fatto che, nella richiesta di rinvio a giudizio, Schettino era stato definito ‘criminale’, ‘spaccone gaudente’ e autore di una bravata’.

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