Mafia, il Pdl su concorso esterno: dimezzare pena

di Mena Grimaldi

 ROMA. Sta facendo già discutere il disegno di legge presentato alla commissione Giustizia del Senato da parte del Pdl.

Revisione del reato di concorso esterno in associazione mafiosa, prevedendo un dimezzamento della pena in carcere, dagli attuali dodici anni a un massimo di cinque.

Questo, in sostanza, quanto prevede il ddl presentato a palazzo Madama. Il provvedimento prevede l’introduzione di due nuovi articoli dopo il 379-bis. Il primo (379-ter) riguarda il ‘favoreggiamento di associazioni di tipo mafioso’ e stabilisce che: “Chiunque, fuori dei casi di partecipazione alle associazioni di cui all’articolo 416-bis, agevola deliberatamente la sopravvivenza, il consolidamento o l’espansione di un’associazione di tipo mafioso, anche straniera, è punito con la reclusione da uno a cinque anni”.

In sostanza, condanna dimezzata per concorso esterno in associazione mafiosa. Niente carcere e intercettazioni per chi svolge attività sotterranea di supporto ai componenti dell’associazione mafiosa. Si dovrà dimostrare che c’è un profitto. Tra i condannati eccellenti per concorso esterno in associazione mafiosa c’è anche Marcello Dell’Utri, esponente del Pdl.

A condannare categoricamente la proposta è l’ex pm Felice Casson, ora capogruppo Pd in commissione Giustizia al Senato “Noi non siamo d’accordo su questa impostazione. E’ una materia molto delicata e questo è uno dei punti su cui non c’è accordo. Abbiamo una nostra proposta”.

Quanto al fatto che la norma sia già stata battezzata ‘salva-Dell’Utri, l’ex magistrato risponde netto: “I tempi saranno talmente lunghi che non salveranno assolutamente l’amico del Cavaliere”. Attualmente, il concorso esterno in associazione mafiosa è punito con il carcere fino a 12 anni.

Ma sinora non si trattava di una norma ‘tipizzata’ nell’ordinamento. Lo diventerebbe con il progetto di legge da oggi all’esame della commissione Giustizia, su iniziativa del Pdl.

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