Grillo: “I giornalisti fuori dal Parlamento”

di Mena Grimaldi
 ROMA. Ancora una
volta il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe
Grillo
, attacca i giornalisti. L’attacco, come sempre, avviene sul suo
blog.

Per il comico genovese, i giornalisti, “pennivendoli e gossip pari” vanno
disciplinati in appositi spazi e non possono muoversi liberamente in Senato e
alla Camera.

Grillo, nel post, dopo aver citato il Vangelo scrive: “Il
Parlamento è il luogo più sacro, di una sacralità profana, della Repubblica
Italiana, ma è sconsacrato ogni secondo, ogni minuto, frequentato impunemente,
spesso senza segni di riconoscimento, da folle di gossipari e pennivendoli dei
quotidiani alla ricerca della parola sbagliata, del titolo scandalistico, del
sussurro captato dietro a una porta chiusa”.

La teoria del comico è che “Qualche
deputato li scambia talvolta per colleghi e parla, parla per ritrovare sul
giornale quella che credeva una conversazione privata. Mercanti di parole
rubate. Taci, il giornalista ti ascolta! Si nascondono ovunque. L’unica difesa
è il silenzio, il linguaggio dei segni”.

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