ripetano più autogol, come quello accaduto mercoledì quando il partito di
centrosinistra ha appoggiato la richiesta del Pdl di sospendere i lavori in
Aula.
Questa la motivazione che ha portato 70 senatori del Pd a firmare una
lettera aperta spiegando, però, che il sostegno al governo Letta è la migliore
scelta che si possa fare date le circostanze. La distanza tra quanto
comunicato in queste ore e ciò che davvero è accaduto e sta accadendo nelle
aule parlamentari è davvero paradossale, si legge nella lettera.
Appare in
gran parte incomprensibile sottolineano gli esponenti Pd- l’occasione che sta
perdendo il Pd di spiegare e valorizzare le scelte, certo faticose e non
facili, dei suoi parlamentari. Siamo concordi nel giudizio critico sugli eventi
di ieri, la drammatizzazione di vicende giudiziarie del leader di un partito,
il Pdl, con toni e modalità che nessuno di noi ha condiviso. Piacerebbe, però,
vedere uno scatto d’orgoglio da parte del Pd e che fossero comunicate meglio le
nostre buone ragioni al Paese.
A cominciare – proseguono – dalla fatica e dalla
responsabilità nel sostenere un Governo chiamato a realizzare riforme a fronte
di una crisi gravissima. Sapevamo che non stavamo creando un governo di larghe
intese con Merkel o Cameron, ma le condizioni di urgenza cui ci richiamava
qualche settimana fa il presidente Napolitano non sono cambiate.
Il documento è
firmato da senatori di diverse aree del Pd, da veltroniani, dai bersaniani e
anche dai giovani turchi. Non sosterremmo un minuto di più questa maggioranza
se non pensassimo che possa produrre in tempi certi le scelte di cui il Paese
ha bisogno. – concludono i senatori – Ma oggi rivendichiamo che questa è la
miglior scelta che si possa fare date le circostanze.