Ostia, i clan si scontrano in strada: 3 uomini in manette

di Emma Zampella

 OSTIA. Un vero e proprio far west quello che si è consumato a pochi metri di distanza dalla caserma dei carabinieri di Ostia, dove a scontrarsi sono stati gli uomini delle bande rivali che si contendono il potere della città: un ragazzo gambizzato mentre altri due sono stati accoltellati.

La tragedia si è consumata nella notte di lunedì quando i membri delle cosche rivali si sono affrontati in strada, armati di coltelli e pistole. Spregiudicati a tal punto da sparare con una calibro 38 a due passi dalla caserma dei carabinieri, che ne hanno arrestati tre per rissa aggravata e lesioni gravi. Quello che avvenuto in via Costanzo Casana potrebbe essere un vero e proprio regolamento di conti, anche se gli inquirenti non escludono che possa trattarsi di uno scontro innescato dall’indagine della Dda e della Squadra Mobile diretta da Renato Cortese sul clan Spada.

Ad essere arrestato, nonché ferito infatti è stato Ottavio Spada, 24 anni, ufficialmente pizzettaio. È finito in manette anche Marco Esposito, 35 anni, detto “Barboncino”, con precedenti penali legati al clan Fasciani, altro boss del litorale. A cui si aggiunge anche Fabio Di Francesco, 44 anni. Esposito e Di Francesco sono piantonati al Grassi. Era mezzanotte e mezza quando il 112 ed il centralino della polizia hanno ricevuto diverse segnalazioni di una rissa e di colpi di pistola sparati all’altezza del civico 270 di via Casana, davanti alla sala slot machine Italy poker.

“Ti prego, non mi sparare, fermo” avrebbe urlato un uomo; subito dopo due colpi di pistola e una sgommata sull’asfalto. In quattro sarebbero saliti su una Citroen C1 nera dandosi alla fuga. Dalla vicina caserma di via Zambrini i militari hanno impiegato un istante ad arrivare sul posto ma i due gruppi che si affrontavano si erano già dileguati. In strada sono state rinvenute diverse macchie di sangue e sul pavimento due proiettili accartocciati calibro 38. In un cassonetto c’erano due coltelli sporchi di sangue.

Sono stati allertati tutti i pronto soccorso di Roma e dopo mezz’ora è arrivata l’indicazione che al Grassi si erano presentati due pregiudicati di Ostia in codice rosso per ferite da taglio. Fabio Di Francesco aveva un polmone bucato, Marco Esposito aveva una rasoiata al collo. Per entrambi è stato necessario un intervento chirurgico ed il ricovero in prognosi riservata. Solo un’ora dopo, al pronto soccorso del San Camillo, Ottavio Spada ha chiesto di essere medicato per un colpo d’arma da fuoco ad una gamba. Negando però di essere stato ferito a Ostia.

“Stavo passeggiando per circonvallazione Gianicolense quando ho sentito un improvviso bruciore: se non mi fossi toccato sulla gamba e avessi visto il sangue, non mi sarei accorto di nulla” ha raccontato ai carabinieri che lo hanno interrogato. Ma è stato arrestato più tardi. Per i carabinieri, agli ordini del maggiore Sebastiano Arena, non si esclude che la lite e la sparatoria sia arrivata alla fine di una lite sulla spartizione del territorio.

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