Il Senato boccia la sfiducia ad Alfano

di Mena Grimaldi
 ROMA. Con 226 no, 55 i sì e 13 astenuti, si è conclusa al Senato la votazione per la mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle e da Sel nei confronti del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, sul caso Shalabayeva.

Bocciata dunque la mozione, il governo tiene. I senatori che hanno votato sono stato 295. Una vicenda che lo stesso premier nel suo intervento ha definito “motivo di imbarazzo e di discredito”, per l’Italia, ma sulla quale ha anche rivendicato la “trasparenza totale” del Governo.

“Inoppugnabile” quindi, la linea del mancato coinvolgimento dell’Esecutivo e l’estraneità del vicepremier. “C’era una mozione di sfiducia,è stata respinta, sono soddisfatto”.

Risponde così il ministro Alfano, lasciando il Senato al termine delle votazioni sulla mozione di sfiducia che è stata respinta. Su twitter, l’ex ministro Mara Carfagna commenta: “Bene voto senato, basta fuoco amico contro governo. All’Italia serve maggioranza coesa, no una crisi al buio”.

“Il discorso del presidente Enrico Letta è stato convincente e di alto profilo, ha ottenuto un apprezzamento forte al Senato. Ora il governo deve andare avanti, impegnarsi per affrontare i problemi del Paese e ridare credibilità a tutta la catena dei nostri servizi di sicurezza” ha affermato il segretario del Pd, Guglielmo Epifani.

Parlando alla presenza dei suoi ministri al gran completo, Letta promette di “Proseguire nella verifica delle condizioni di soggiorno di Alma Shalabayeva, un caso su cui non intendiamo mollare la presa”.

E cita a questo proposito la relazione del capo della Polizia, Pansa, che “è approfondita, corretta e non fa sconti e disegna fatti che lasciano attoniti e che nel 2013 non devono più accadere”.

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