Francesco in Brasile per la Gmg, in volo il pensiero è per i giovani

di Mena Grimaldi
 ROMA. “Corriamo
il rischio di avere una intera generazione che non ha avuto lavoro. Dalla
possibilità di guadagnarsi il pane, deriva la dignità della persona”.

Sono le
parole di Papa Francesco mentre in
volo si dirige verso Rio de Janeiro per l’attesissima Giornata Mondiale della
Gioventù.

Ancora una volta Bergoglio dimostra di pensare molto alle giovani
generazioni ed è per questo che mentre parla con i giornalisti sull’aereo che
lo sta portando in Brasile condanna la “cultura dello scarto” chiedendo una “cultura
dell’inclusione”.

“Vi ringrazio e vi chiedo di aiutarmi – ha detto il Papa dopo
aver salutato uno per uno i 70 giornalisti che volano con lui verso il Brasile
-. Vi chiedo di collaborare in questo viaggio per il bene, per il bene dei
giovani e degli anziani”.

E poi: “Vado in Brasile per incontrare i giovani, non
isolati, ma nel contesto sociale. Quando li isoliamo facciamo un’ingiustizia,
togliendo loro l’appartenenza a una patria, una cultura, una famiglia”.

L’airbus
330 dell’Alitaliaè decollato poco dopo le 9 di lunedì mattina. Papa
Francesco, sulla pista di Fiumicino, aveva con sé il bagaglio a mano, una borsa
nera. Il pontefice ha salutato il premier Letta e le altre autorità,
continuando a mantenere con la mano sinistra la sua borsa, che ha portato anche
salendo a bordo dell’aereo.

“Nel momento in cui mi accingo a partire per
il Brasile, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, per incontrare
i giovani provenienti da tutto il mondo e incoraggiarli ad essere testimoni di
speranza e artefici di pace mi è gradito rivolgere a Lei signor presidente e a
tutti gli italiani il mio cordiale saluto, che accompagno con i più fervidi
auspici di serenità e di fiducia nel futuro”, ha scritto il papa nel telegramma
inviato poco prima di partire al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano.

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