Italia il consumo delle sostanze stupefacenti, ma tra i giovani aumenta in
maniera vertiginosa luso di cannabis.
Si registra,infatti, un incremento
di 2,29 punti percentuali rispetto al 2012.In tanti la comprano su
internet dove i siti che offrono sostanze o ne promuovono l’uso hanno
abbondantemente superato nel corso di quest’anno le 800.000 unità.È il
quadro che emerge dalla relazione al Parlamento 2013 del Dipartimento
antidroga.
L’indagine ha rilevato l’esistenza di un nuovo mercato in espansione
(quasi esclusivamente gestito via internet), ma che attualmente è sotto
controllo attraverso il Sistema Nazionale di Allerta Precoce del DPA che ha
identificato oltre 250 nuove molecole in entrata sul territorio italiano ed
europeo come i cannabinoidi sintetici, catinoni, fenetilamine, piperazine e
metossietamine.
In collaborazione con il Ministero della Salute, queste nuove
droghe sintetiche sono state tabellate e quindi rese illecite e di conseguenza
sequestrabili. Sistima che il numero dei siti tematici che offrono
sostanze o ne promuovono l’uso, abbia abbondantemente superato nel corso di
quest’anno le 800.000 unità. Una decisa progressione se si ricorda il dato
riferito al 2008 di circa 200.000.
L’analisi ha messo in relazione l’andamento
in crescita dei siti dal 2008 al 2013 che pubblicizzano in vario modo l’uso di
cannabis con l’andamento dei consumi nella popolazione tra i 15 e i 19 anni.
Questa fascia di età, infatti, è quella che più utilizza internet e frequenta i
social network.
Questi siti, spesso, offrono contemporaneamente anche altre
sostanze stupefacenti quali oppiacei cocaina, cannabinoidi sintetici,
mefredone, piperazine etc. Un ulteriore aspetto rilevante dell’indagine è
quello che riguarda il problema dei tossicodipendenti in carcere, per i quali è
necessario utilizzare maggiormente le misure alternative al regime carcerario.
Secondo dati del Dap, nel 2012 gli ingressi in carcere di soggetti con problemi
socio-sanitari correlati alla droga hanno subito una riduzione passando da
22.413 a 18.285 (-18,4%). Il 34,5% dei soggetti entrati in carcere nel 2012 per
reati in violazione alla normativa per gli stupefacenti sono usciti in libertà
nel corso dell’anno.
Il Dipartimento sottolinea che esiste una interessante e
preoccupante associazione tra la frequenza della pratica del gioco d’azzardo e
il consumo di sostanze, che mostra una correlazione lineare tra le due, sia
nella popolazione giovanile (15-19) sia in quella generale (15-64).