sindaco di Roma, Gianni Alemanno,
riscende in campo. Non per rifondare Alleanza Nazionale, ma per far nascere un
movimento di destra capace di aggregare tutti i delusi che ci hanno abbandonato
alle Politiche in vista delle prossime Europee.
Il nome è ancora da scegliere.
Forse Alleanza popolare, o Azione nazionale. Si comincia da un manifesto
programmatico che hanno sottoscritto in 114, aperto a tutti coloro che si
ritrovano sui nostri valori.
Un nuovo partito per chi si è sentito
abbandonato e che ora è deluso, spiega Alemanno. Un nuovo progetto aperto ad
alleanze e collaborazioni. Sul rapporto con Silvio Berlusconi non si sbilancia, anche se nellultimo anno ha
mosso più di una critica alla gestione del Pdl.
Tuttavia, assicura di non aver
scelto di lanciare il suo movimento proprio alla vigilia del fatidico 30 luglio
in polemica con il Cavaliere.
Il nostro percorso non sarà influenzato da
quello che accadrà il 30 luglio – sostiene – ci auguriamo che Berlusconi venga
salvato da questo processo improbabile, ma può succedere di tutto.
Nessun
contatto, invece, con Gianfranco Fini
che, spiega lex sindaco Roma vuole ricominciare a fare politica attiva e,
comunque, ormai ha caratterizzato la sua battaglia politica tutta in chiave
antiberlusconiana.