AVERSA. Mia figlia non può andare più a scuola. Eppure il nostro non è un paese in guerra. Non ci sono nemici da combattere. Solo un mare di rifiuti. I rifiuti hanno invaso Piazza Cirillo, sede del Ginnasio di Aversa.
Una piazza grande, dove lattenta amministrazione comunale, ha realizzato larghe aiuole. Ci sono anche esili alberelli. Qui da noi gli alberi per strada sono sempre esili; appena mettono radici li tagliano e li sostituiscono con altri. Forse, in qualche modo, si devono giustificare le spese pubbliche. Allora, mentre nelle altre città si vedono alberi grossi, solidi, con le radici che escono dallasfalto, qui vedi solo arbusti esili, appena nati, che non cresceranno mai. Piazza Cirillo è una discarica ed è bene precisare che lo è sempre stata. Solo che ora accanto ai frigo, alle lavatrici, a qualche divano e allimmancabile materasso usato, si sono accumulati sacchi di spazzatura domestica. Tutte le scuole di Aversa sono così. Il Comune mi ha risposto che è un problema regionale e loro non possono farci niente (e ti pareva che un politico potesse fare qualcosa). Allora sarà un problema dellAsl, ma qui mi rispondono che se cè tanta immondizia da non poter passare è un problema di ordine pubblico; ci si deve rivolgere ai Vigili Urbani,i quali rispondono che è il sindaco che dovrebbe emettere unordinanza per chiudere le scuole. E il sindaco dice che aspetta lAsl. A quel punto io cittadina normale ho una crisi didentità. Mi guardo intorno augurandomi che da qualche parte spuntino le telecamere di Candid camera. Saranno nascoste tra la spazzatura! Guardo meglio. Niente. Qui siamo soli con la spazzatura!