ROMA. Il tempo è sempre galantuomo. Così Gianfranco Fini risponde a chi gli chiede un commento a quanto sta accadendo in queste ore nel centrodestra, gli ultimatum di Silvio Berlusconi, il disagio crescente delle colombe, Angelino Alfano in testa, …
… che, da quando si è definito diversamente berlusconiano, viene paragonato a Fini, tanto che molti lo chiamano AlFini. Oggi che lex leader di Alleanza Nazionale sembra definitivamente uscito dalla scena politica. Non è in Parlamento, non è nemmeno alla guida della Fondazione Camera dei deputati che fu abolita sotto la sua presidenza. Si sa solo che ha scritto un libro sul suo rapporto con Berlusconi, sugli anni della costruzione del centrodestra, inevitabilmente anche sul futuro di questa area politica, messa sotto tensione dagli avvenimenti di queste ore. Titolo provvisorio del libro, scritto questa estate e pubblicato come già il precedente da Rizzoli, Il ventennio. Io, Berlusconi e la destra tradita. In uscita a fine ottobre, quando lex numero due del Pdl tornerà dopo tanto tempo a parlare dopo quasi sette mesi di silenzio.
Fini non aggiunge altro e, probabilmente, si riserva di parlare quando il suo libro sarà pubblicato. Chissà se ciò prelude ad un rinnovato impegno politico, adesso che larea centrale della maggioranza si è rimessa in movimento, dai cattolici del Pdl in uscita a quello che resta di Futuro e Libertà e dellUdc.
Già dal titolo del libro, Fini sembra volersi rimpadronire della parola destra, adesso che torna ad essere contesa da tanti altri ex: i Fratelli dItalia di Giorgia Meloni, i colonnelli ancora in forza con Berlusconi, Storace e larea più radicale, inesorabilmente anche una Forza Italia più spostata allestrema dallinfluenza crescente di falchi e pitonesse.
Il tempo è sempre galantuomo, insomma. Per Berlusconi alle prese con una possibile scissione. Per Alfano che, allepoca, aveva biasimato per usare un eufemismo la presa di posizione di Fini, e oggi denuncia il metodo Boffo di cui viene fatto oggetto dai quotidiani amici.
Per le colombe che si sono accorte troppo tardi di come sia sempre uno, e uno solo, a comandare in quella che lex presidente della Camera, allepoca, definì una caserma. Troppa acqua è passata sotto i ponti della destra italiana, forse Fini a cui piace fare immersioni subacquee, ha deciso di tornare in superficie?