Indesit, due manifestazioni prima del nuovo vertice a Roma

di Redazione

 NAPOLI. L’apertura dell’Insedit sui licenziamenti non basta ed allora i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm (Lanzetta, Guglielmi ed Accurso) decidono di mobilitare i lavoratori.

In due diverse e distinte manifestazioni con due obiettivi: la prima, davanti alla Rai di Napoli, in programma il 7 ottobre, per chiedere il massimo della visibilità per i dipendenti degli stabilimenti casertani; la seconda, l’11 ottobre, a Napoli, davanti alla Regione Campania, per chiedere sostegno effettivo ed efficace ai vertici regionali della politica, ribadendo la necessità di qualificare gli investimenti su innovazione, ricerca e sviluppo da parte della Indesit anche nei siti casertani.

Tutto in vista del prossimo incontro in agenda il 14 ottobre al Ministero dello Sviluppo economico a Roma dove i sindacati sperano di arrivare con una ‘forza diversa e maggiore’ che gli dia la possibilità di chiedere all’Indesit di rivedere le proprie posizioni.

In primis, quella di spostare la produzione di lavatrici dalla provincia di Caserta che mette a serio rischio chiusura lo stabilimento nella zona tra Teverola, Carinaro e Gricignano ed anche per garantire volumi produttivi tali da poter mantenere i livelli occupazionali.

Indesit, durante l’uomo incontro al Ministero dello Sviluppo economico lunedì scorso si era detta disponibile a ridurre di 126 addetti il numero di licenziati, di cui solo una ventina nei due stabilimenti casertani, e riassorbire in quattro anni 150 impiegati negli uffici, oltre a 330 pensionamenti. Una modifica che non soddisfa affatto gli operai che proseguono la loro lotta.

Indesit, la protesta degli operai – Playlist Video

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