CITTA DEL VATICANO. Gli Usa spiano proprio tutti. A finire sotto l’occhio indiscreto del grande fratello americano è anche Papa Bergoglio.
La notizia è stata rivelata da Panorama che svelerà ulteriori informazioni nel numero che uscirà in edicola domani. Secondo il settimanale, l’Intelligence americana avrebbe intercettato 46 milioni di telefonate tra il 10 dicembre 2012 e l’8 gennaio 2013, tra le quali anche quelle da e per il Vaticano. In particolare, si teme che siano state ascoltate anche le conversazioni del periodo del Conclave.
Ma il Vaticano smentisce. Padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, ha affermato: Non ci risulta nulla su questo tema e in ogni caso non abbiamo preoccupazioni in merito. In base a quanto svelato dai rapporti Wikileaks, si crede che l’Intelligence stesse spiando Papa Francesco dal 2005 e che le telefonate ascoltate siano state classificate in quattro categorie: intenzioni di comando, minacce per il sistema finanziario, obiettivi di politica estera, diritti umani.
Intanto il presidente del Consiglio Enrico Letta ha dichiarato di voler chiarire fino in fondo la questione del Datagate.