ROMA. Mercoledì 27 novembre. Questa la data fissata per il voto al Senato sulla decadenza di Silvio Berlusconi.
Il Movimento Cinque Stelle, che chiedeva un voto ravvicinato, si è opposto in conferenza dei capigruppo. Mancando l’unanimità la decisione dovrà passare al vaglio dellAula, che prevedibilmente la confermerà. Il Pdl, da parte sua, ha risollevato il caso della violazione della camera di consiglio durante la riunione della giunta per le elezioni, che si è pronunciata a favore della decadenza stessa. Un consiglio di presidenza di Palazzo Madama riaffronterà il tema sollevato dal Pdl che ipotizza possano esserci ricadute sulla validità delle decisione allesame dellAula.
Intanto, Berlusconi ha dichiarato a Bruno Vespa per la stesura del suo ultimo libro: Napolitano sarebbe ancora in tempo per concedermi la grazia, poiché per averla bisogna aver iniziato a scontare la pena. Secondo quanto riferisce il giornalista Rai, Napolitano, lo scorso nove agosto, ha ricevuto in via riservata Gianni Letta e lavvocato Franco Coppi per un sondaggio discreto sulla possibilità di concedere la grazia. Questi interpretarono positivamente in tal senso un passaggio del messaggio di Napolitano del 13 agosto. Poi, scrive Vespa, il capo dello Stato si sarebbe irrigidito per le dimissioni in massa dei parlamentari pidiellini, poi revocate, e da allora non si sarebbe più parlato di grazia. Nel suo libro, comunque, Vespa precisa che non è stata presentata finora alcuna domanda di grazia da parte del Cavaliere, della sua famiglia e dei suoi avvocati.
Per quanto riguarda la tenuta del governo, nel frattempo, Angelino Alfano fa sapere che Berlusconi conferma la fiducia a Enrico Letta. Con lui non ci sono mai state divisioni sui programmi del partito, l’unico punto di dissenso è stata la valutazione sulla fiducia al governo che è stato superato con la fiducia del presidente Berlusconi. Questo suo giudizio di fiducia mi è stato riconfermato, ha detto il segretario del Pdl alla fiera di Rho-Pero per linaugurazione del salone Eicma.