Video choc Lampedusa, rescisso il contratto con la cooperativa

di Redazione

 Lampedusa. Non si placano le polemiche sul video choc riguardante il trattamento degli immigrati nel centro di Lampedusa.

Il procuratore di Agrigento, Renato di Natale, fa sapere invece di avere aperto “un fascicolo a carico di ignoti per reato di maltrattamenti e violenza privata” e di aver disposto l’acquisizione dell’intero filmato fatto da un immigrato: “A seguito – aggiunge – disporremo accertamenti per verificare chi erano i responsabili”.

Mentre la magistratura prosegue gli accertamenti, il governo ha deciso la rescissione del contratto con l’ente che gestiva il centro, i cui dirigenti sono stati già rimossi mercoledì 18. Ma fino alla nomina del nuovo consorzio i vecchi responsabili resteranno in servizio.

“Lo Stato ed il governo italiano – ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, motivando la scelta dell’esecutivo di interrompere il rapporto con la cooperativa – non possono accettare che vi siano nel proprio territorio nazionale situazioni di violazione dell’integrità della persona, della violazione della sua dignità, della violazione della privacy”.”Su quella delicatissima trincea di Lampedusa – ha aggiunto il vicepremier – pensiamo di chiedere che la gestione possa essere affidata, anche per via diretta se le leggi lo consentiranno, ad enti di assoluto prestigio internazionale, come per esempio la Croce Rossa Internazionale. Approfondiremo giuridicamente, ma il nostro orientamento è questo”.

Sul caso è intervenuto anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “Quelli emersi in questi giorni a Lampedusa sono episodi inammissibili che non devono mettere in ombra e screditare l’impegno umanitario e solidale del nostro Paese”. Parole dure arrivano dal presidente della Camera, Laura Boldrini: “Quelle immagini che da tre giorni l’Europa intera e tutto il Mediterraneo conoscono sono qualcosa di inaccettabile che colpisce l’onore del nostro Paese. Lo considero molto peggio di un arretramento del Pil”.I deputati di Sel Erasmo Palazzotto e Nicola Fratoianni hanno effettuato un’ispezione all’interno della struttura.

Per Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa, che rivendica di aver denunciato, in passato, quanto accade sull’isola, non bisogna essere ipocriti: “Quando si infilano da 700 a 1.200 persone in una struttura in cui ci sono 250 posti letto, cosa ci aspettiamo che succeda? Era necessario vedere le immagini? Ho chiesto al presidente del Consiglio, Enrico Letta, di venire a Lampedusa e ho preteso che entrasse dentro il centro”.

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