Sanremo. Lo spettro della sua apparizione aleggiava nelle paure degli organizzatori, veniva esorcizzato nei corridoi del teatro Ariston,atteso e temuto dai giornalisti.
Un suo sosia eraarrivato in mattinata a Sanremo e siera intrattenuto con i passanti, mettendosi a favore di obiettivi e flash. Poi, al culmine dellattesa, nel pomeriggio il vero Beppe Grillo è tornato a farsi sentire dalla sua pagina Facebook e conferma: Oggi sarò a Sanremo. Prima fuori e poi dentro. Passaparola.
Il messaggio è accompagnato dalla foto del logo della 64esima edizione del Festival con in sovrimpressione lhashtag #beppesanremo2014.
Poi in serata è arrivato. E non ha risparmiato nessuno nel corso del suo “comizio” tenuto fuori dal teatro Aristonprimache iniziassel’edizione 2014 del Festival di Sanremo. Ha gettato veleno su Renzi, Napolitano e sulla Rai, non lesinando diverse stoccate ai tanti giornalisti presenti. “La Rai è la responsabile del disastro di questo Paese”, ha detto Grillo. E sul nuovo premier incaricato Matteo Renzi: “E’ il vuoto, lo hanno mandato al governo le banche”.
“La Rai è un servizio pubblico? Vi sembra un servizio pubblico un’azienda che perde 7,8 milioni nel 2010, 7,5 nel 2011 e quasi 5 milioni nel 2012. Adesso la Corte dei Conti ha detto state spendendo troppo, dovete abbassare i costi”, ha gridato Grillo.
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Poche ore prima,il leader M5s aveva pubblicato sul suo blog i dati di bilancio 2012 e 2013 della Rai attaccando Fabio Fazio: “Prende circa 5,5 milioni di euro per 3 anni. Per Sanremo percepisce circa 600 mila euro lordi l’anno. Perché Sanremo è Sanremo”. “Il bilancio della Rai al 31 dicembre 2012 si è chiuso con una perdita di 250 milioni di euro. Il bilancio del 2013 dovrebbe chiudersi con una perdita che sfiora i 400 milioni di euro”, ha scritto Grillo sul blog ricordando quando riporta la Corte dei Conti, che ha presentato la relazione sulla Rai a febbraio 2014: “Per il festival di Sanremo in tre edizioni (2010/2011/2012) la Rai ha perso circa 20 milioni di euro”.
Sanremo, ha riportato ancora Grillo, “ha avuto un saldo negativo di 7,8 milioni di euro nel 2010, 7,5 per il 2011, 4,8 per il 2012”. Poi ha citato le parole della magistratura contabile: “In sintesi l’andamento dei costi, risulta ancora nettamente superiore ai ricavi pubblicitari con negativi riflessi sul Mol (margine operativo lordo) aziendale; è necessario pertanto che vengano adottate adeguate iniziative volte a conseguire una più significativa razionalizzazione dei costi”.