Renzi: sabato la squadra, lunedì la fiducia

di Redazione

 Roma. “Immagino di poter sciogliere la riserva nella giornata di sabato e di chiedere ai presidenti delle Camere, prima il Senato e poi la Camera, di poter andare in Parlamento a partire da lunedì”.

Il presidente del Consiglio incaricato Matteo Renzi illustra i tempi per la nascita del governo al termine delle consultazioni. La due giorni di incontri con i gruppi parlamentare si è conclusa con un duro botta e risposta con Beppe Grillo in diretta streaming.

“Non è il trailer del tuo show, non so se sei in difficoltà sulla prevendita, se vuoi ti aiuto ma il tuo popolo ti ha chiesto di incontrarmi ma tu non sei mai stato democratico. Esci da questo blog!”, ha detto Renzi, dopo aver chiesto più volte a Grillo di poter parlare. “Mi alzo e ti comunico che non abbiamo nessun tipo di fiducia in te e nel tuo sistema”, ha attaccato Grillo.

Al termine del faccia a faccia, mentre Grillo ha tenuto una conferenza stampa, Renzi prima ha commentato su Twitter: “Mi spiace tanto per chi ha votato 5Stelle. Meritate di più, amici. Ma vi prometto che cambieremo l’Italia, anche per voi #lavoltabuona”.

L’ex sindaco ha poi incontrato i giornalisti, dicendo che dopo i colloqui avuti in questi giorni ci sono “condizioni per fare un ottimo lavoro”. Il premier incaricato ha detto che in serata andrà al Quirinale e che spera di chiudere sul governo entro sabato, per chiedere la fiducia al Senato e alla Camera lunedì prossimo. Finite le consultazioni, Renzi ha avuto un colloquio di un’ora con il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco.

Prima del colloquio, Renzi aveva visto la delegazione di Forza Italia e del Pd che ha dato pieno sostegno a presidente del Consiglio incaricato. Occorre rivedere l’assetto istituzionale, ha spiegato Berlusconi dopo l’incontro con Renzi: “Il Paese ha assolutamente bisogno di diventare un Paese governabile, cosa che oggi non è. Lo posso dire essendo stato presidente del Consiglio per anni”.

L’ex premier ha detto che Forza Italia resterà all’opposizione, ma che è pronta dialogare sulle riforme, compreso quelle del lavoro. Quanto alla legge elettorale, ha concluso il premier, non possono esserci modifiche rispetto all’accordo già raggiunto con l’Italicum.

Nella giornata di martedì, nel primo giorno di consultazioni con le forze politiche, il premier incaricato ha incassato come nelle previsioni il no di Sel e della Lega. C’è stata poi la “mezza” apertura di Gal e soprattutto il lungo chiarimento tra Matteo Renzi e Angelino Alfano.

Per ora, i ‘”renziani” professano ottimismo: tutto procede come deve. Giovedì ci sarà la stretta sulla squadra di governo e, assicura il braccio destro del premier incaricato, Graziano Delrio, il governo sarà pronto “entro la settimana”.

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