Napoli. Antonio Di Pietro esce subito dal processo. Dopo aver celebrato – con flash e telecamere – il ritorno dell’ex pm di Mani pulite in un’aula di tribunale (anche se con la toga di avvocato), …
… i giudici del tribunale di Napoli, davanti al quale si sta dipanando il processo per la presunta compravendita dei senatori da parte di Silvio Berlusconi e Valter Lavitola (i due imputati alla sbarra), hanno escluso l’Italia dei Valori dal processo.
Rigettata, infatti, la sua costituzione di parte civile e Di Pietro dovrà così riporre (per il momento) la sua toga nell’armadio. Esclusi dal processo anche il Codacons e un gruppo di cittadini marchigiani. Ammessa invece la costituzione del Senato, mentre il collegio giudicante ha ammesso (con riserva) e a sorpresa Forza Italia.
Il Tribunale si pronuncerà alla prossima udienza, fissata per il 12 marzo, sulle questioni preliminari sollevate dai difensori di Berlusconi, gli avvocati Michele Cerabona e Niccolò Ghedini, al processo per la presunta compravendita dei senatori.
Le eccezioni riguardano la competenza territoriale, che a giudizio della difesa spetta al Tribunale di Roma, e la insindacabilità del voto dei parlamentari. Questioni alle quali si sono opposti i pm Fabrizio Vanorio e Henry John Woodcock. La prima sezione del Tribunale è stata presieduta da Serena Corleto, che ha integrato il collegio composto in precedenza anche da un giudice onorario.
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