Diplomatico italiano arrestato nelle Filippine per violazione legge sui minori

di Stefania Arpaia

 Roma. E’ stato arrestato e si trova ora in stato di fermo il diplomatico italiano Daniele Bosio, ambasciatore per l’Italia in Turkmenistan.

L’uomo, 46 anni di Taranto, si trovava a Manila, nelle Filippine, per una vacanza, quando è stato arrestato dalla polizia locale accusato di aver violato il Republic Act numero 7610. Si tratta della legge locale per la tutela dei minori ed è definito “un atto che fornisce una più forte deterrenza e speciale protezione contro pedofilia, sfruttamento e discriminazione fornendo sanzioni per la sua violazione e per altri scopi”.

Secondo la polizia locale, l’uomo, poco prima dell’arresto, sarebbe stato trovato in un appartamento con tre bambini. L’Ong filippina BahayTuluyan, che lavora con la Onlus internazionale Ecpat, invece ha fatto saepre che le circostanze sarebbero diverse: Bosio sarebbe stato fermato mentre era nella camera d’albergo, in cui alloggiava, in compagnia dei bambini. Altre fonti, invece, riferiscono che l’uomo si trovasse in un parco.

Immediato l’intervento della Farnesina che si è messa in contatto con l’ambasciata italiana e che ha garantito che il caso verrà trattato con “trasparenza” e “rigore”. In baso a quanto riferito dall’ambasciata, ci sarebbe stata una denuncia sporta contro il diplomatico, che nega tutte le accuse.

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