Roma. Perquisizioni negli uffici di Equitalia di Lazio, Campania e Calabria, in seguito all’arresto di 8 persone.
Gli indagati sono accusati di reatiche vanno dallatruffa aggravata ai danni dello Stato e di Equitalia, alla corruzione, concussione, bancarotta fraudolenta e documentale, riciclaggio, omessa dichiarazione, omesso versamento Iva, trasferimento fraudolento di valori.
L’operazione della Guardia, di Finanza del Nucleo speciale di polizia valutaria, non è ancora conclusa, dopo gli arresti di questa mattina, che hanno visto in manette anche Salvatore Fedele, funzionario di Equitalia-sud Lazio.
Sembra che diverse società abbiano versato tangenti tra i 3mila e i 10mila euro all’agenzia di riscossione per ottenere proroghe e poi interrompere i pagamenti. Sarebbero poi entrate in contatto con il funzionario e avrebbero prima fatto rateizzare i debiti per poi farli definitivamente cancellare.
Il gip di Roma, Maria Bonaventura, ipotizza che si tratti di una truffa ai danni di Equitalia per 17 milioni di euro. Sono 15 le persone iscritte nel registro degli indagati. Perquisiti anche Alessandro Migliaccio e Giovanbattista Sabia, rispettivamente direttori di Equitalia Lazio e Calabria.
La Procura della Repubblica di Roma ha disposto controlli, oltre che nella capitale, anche a Napoli, Caserta e Cosenza.
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