Roma. Sarebbero stati rubati, manomessi e rivenduti un gran numero di farmaci per un business di milioni di euro.
L’allarme è stato lanciato da Domenico Di Giorgio, direttore dell’Aifa, Agenzia italiana del farmaco, in un’intervista al Wall Street Journal. Il fenomeno riguarda tutta l’Europa occidentale dove, farmaci antitumorali vengono rubati, il loro principio attivo viene modificato con sostanze più economiche, sostituito con un antibiotico, o diluito in più fiale, per poi essere rivenduto.
Il crimine organizzato è certamente coinvolto, cè una struttura centrale apparentemente con sede in Italia che commissiona furti di medicinali negli ospedali ha dichiarato Di Giorgio. Si tratterebbe di reti altamente organizzate, tra cui la camorra e altre organizzazioni criminali dell’Est: Ungheria, Romania, Lettonia e Cipro.
Tra i falsi farmaci trovati in Inghilterra, Germania, Finlandia e altri paesi, ci sarebbero: l’Herceptin, medicina per la cura del carcinoma mammario e gastrico; l’Alimta e il Remicade, utilizzati per la chemioterapia; farmaci che una volta modificati sarebbero inefficaci o addirittura nocivi per la salute. La magistratura sta tentando di smantellare l’organizzazione criminale, grazie alla collaborazione con grandi case farmaceutiche come Johnson & Johnson, Roche e Lilly.
La scelta dei farmaci antitumorali non è casuale: queste medicine sono molto costose e i criminali, diluendo il principio attivo, riescono ad aumentare il numero di farmaci, guadagnando ricavi sulla quantità.