Roma. La Cassazione ha confermato la condanna a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa nei confronti di Marcello DellUtri.
Respinto, quindi, il ricorso della difesa dell’ex senatore di Forza Italia contro la sentenza della Corte d’Appello di Palermo del 25 marzo 2013. La condanna era stata chiesta dal sostituto procuratore generale della Cassazione Aurelio Galasso, che davanti alla Corte aveva sostenuto: Per diciotto anni, dal 1974 al 1992, Marcello Dell’Utri è stato garante dell’accordo tra Berlusconi e Cosa nostra.
La procura di Palermo, dopo la sentenza, ha emesso un ordine di carcerazione per DellUtri, che si trova in stato darresto in Libano (dove è piantonato in ospedale dal 16 aprile). Il provvedimento verrà trasmesso al ministero della Giustizia che lo allegherà alla richiesta di estradizione, i cui tempi sono ancora incerti.
Dopo la lettura della sentenza hanno parlato gli avvocati dellex senatore, Giuseppe Di Peri e Massimo Krogh: “Siamo delusi da questa decisione della Cassazione perché a nostro avviso c’erano tutti gli spazi per un annullamento della condanna: vedremo ora quali iniziative intraprendere. Ricorreremo alla Corte europea di Strasburgo per verificare se questo procedimento ha camminato nei giusti binari”.