Roma. Hanno messo piede nel pomeriggio, a Ciampino, i bimbi congolesi adottati da 24 famiglie italiane.
Un lungo processo quello della loro adozione, fermata per irregolarità da parte di altri Paesi, soprattutto riguardanti famiglie francesi e statunitensi, che hanno coinvolto anche gli italiani, bloccando tutte le procedure di adozione.
Il governo congolese aveva deciso di prendere tempo per compiere verifiche e controlli sulle famiglie che desideravano avere quei bimbi, in particolare dopo aver scoperto tra di esse anche una coppia omosessuale. Il termine ultimo definito era stato di un anno a partire dallo scorso settembre, ma la Farnesina è riuscita a concludere, con una lunga trattativa, un accordo che ha fatto volare i 31 bambini in Italia.
Un gran lavoro, costante e silenzioso, quello della Farnesina che ha continuato a seguire i bambini e tutto quanto necessario per arrivare a oggi ha dichiarato Cristina Ravaglia, responsabile generale del Mae.
Renzi ha tweettato: Benvenuti a casa. Ora con la riforma del terzo settore, ancora più attenzione alle adozioni internazionali. Anche l’ex ministro Cecile Kyenge, su Twitter, ha commentato: Finalmente a casa! Finalmente in famiglia! Benvenuti bimbi!.
A bordo dell’aereo di Stato, partito dalla capitale Kinshasa, una delle famiglie adottive e una mamma, recatasi in Congo per motivi di salute del suo bambino.
Presente anche il ministro Maria Elena Boschi, scesa dal velivolo tenendo per mano due piccoli, che ha affermato: I bambini stanno bene, sono felici di essere con le famiglie adottive e in aereo mi hanno fatto una treccia ai capelli.
In festa le famiglie presenti sulla pista d’atterraggio. Hanno affrontato il viaggio anche Silvia Della Monica, vicedirettore della Farnesina e Marco del Panta, funzionario che ha seguito in prima persona l’intera vicenda.