Più che tecnica sembra una Giunta “kamikaze”

di Nicola Rosselli

La presentazione della Giunta tecnicaAVERSA. Sembra essere sempre più la giunta della discordia, a dispetto di quanto va affermando il sindaco Ciaramella (del resto è il suo ruolo nel gioco delle parti), quella appena nata nel pomeriggio di martedì.

Un esecutivo che, da quanto si intuisce, accontenta solo Forza Italia (e nemmeno tutta). Al di là dei meriti professionali dei dieci prescelti, che nessuno contesta, il malcontento politico è palpabile sia tra le forze di maggioranza che. Ovviamente, dell’opposizione. Iniziamo col dire che, nel corso della conferenza stampa di presentazione, Ciaramella ha smentito di aver ricevuto molti dinieghi.

Forse una forma di cortesia verso chi ha accettato, visto che sono numerosi i nomi noti di quanto hanno declinato garbati “no”: Mariano d’Amore, Nicola Graziano, Manuela Nugnes, Ruggero di Raffaele, Antonio Lamberti, Domenico Cagnazzo, Fortunato Allegro, Alessandro Gatto, Raffaele Santoli, Enrico De Cristofaro, Giuseppe Del Villano ed altri ancora.

Avevano rinunziato anche un paio degli attuali assessori che, poi, sono stati convinti dal “nostro” Mimmo. Un vero e proprio campione di strategie di marketing visto che si tratta di una “giunta kamikaze”, viste le prime dichiarazioni a freddo. Punto nodale è Alleanza Nazionale. Il partito di Fini è completamente spaccato in due. Il gruppo consiliare non vuole assolutamente la giunta tecnica, anche se il capogruppo Michele Galluccio, in puro stile politichese, annuncia: “Valuteremo il lavoro svolto dal sindaco , valuteremo la giunta sui fatti concreti”. Contento, invece, il segretario cittadino Antonio Schiavone. Ma ricordiamo anche la dura lettera aperta del consigliere regionale aennino Angelo Polverino che usa termini crudi per indicare l’opera svolta dal sindaco Ciaramella. Quest’ultimo ha, inoltre, sottolineato l’importanza di avere Rotunno in giunta ed in questo senso ha dichiarato che le polemiche sollevate in maggioranza sull’argomento sono state superate. Ma anche qui le perplessità sono ancora tutte vive, soprattutto in Forza Italia e Alleanza Nazionale. Dall’Udc spirano venti di fronda. Le “teste pensanti” vorrebbero già volare all’opposizione, anche se ci sono alcuni, come l’ex assessore Pasquale Diomaiuta che non si arrende al pensiero di aver perso sia l’assessorato che la poltrona di consigliere comunale. Mal di pancia anche tra i ciaramelliani di ferro del Gruppo della Libertà che vorrebbero “essere maggiormente partecipi” all’azione amministrativa.

Per il consigliere della Sinistra Mimmo Rosato, presente alla conferenza stampa “la giunta del sindaco, fatte salve le professionalità dei singoli, è l’implicita denunzia dell’inettitudine della maggioranza e della precedente giunta”. Il presidente del consiglio comunale, l’azzurro Nicola Verde, si dichiara “fiducioso di quanto potranno fare i nuovi assessori per la città. L’importante è che li lascino lavorare…”.

Già, ma chi dovrebbe lasciarli lavorare se non i partiti di maggioranza? Insomma, queste persone, degne di rispetto per la loro professionalità, sembrerebbero essere cadute in una sorta di tranello che potrebbe minare la loro credibilità. Tutto questo sempre che Ciaramella, con i suoi modi di fare, non riesca in quello che sembra essere il suo intento ed unico modo per sopravvivere fino a maggio del 2009: farsi approvare il bilancio preventivo 2008, sotto la spinta delle azioni da intraprendere per l’emergenza rifiuti, per poi vivere alla giornata fino all’approvazione dello strumento contabile del prossimo anno.

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