Isola del Giglio. La Costa Concordia con una velocità di due nodi è diretta verso Genova nel suo ultimo viaggio.
Poco prima delle 6 gli ultimi preparativi, alle 8,54 il rombo dei motori dei rimorchiatori transoceanici rompe il silenzio surreale che teneva l’Isola del Giglio con il fiato sospeso. Le sirene di tutte le imbarcazioni presenti nel teatro di manovra, gli applausi e le grida fanno il resto.
E’ l’inizio delle operazioni di rotazione della Costa Concordia che, dopo oltre 900 giorni, lascia lo scoglio delle Scole dove si arenò alle 21,45 del 13 gennaio del 2012, causando 32 vittime.
Il mastodontico relitto, tenuto in galleggiamento da 30 cassoni, 15 per lato, dalle 11 sta solcando lentamente il mare dirigendosi verso Genova. Arrivo previsto sabato sera, in porto domenica mattina. A dare gli ordini, dall’alto di un container istallato in cima al relitto, il capo progetto della rimozione, Nick Sloane.
Ad affiancarlo all’interno della ‘control room’ solo 18 uomini. In mare e in cielo grande spiegamento di mezzi della Capitaneria di Porto.
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“Abbiamo allestito una unita di crisi presso la Capitaneria di Porto di Genova per seguire in ogni istante la Costa Concordia attraverso i nostri monitor che sono collegati agli strumenti di bordo del relitto. In questo modo conosciamo, istante per istante, la posizione della nave e del convoglio”.
Così Giovanni Calvelli, capo dell’ufficio relazioni esterne della direzione marittima di Genova, spiega le misure adottate dalla Capitaneria di Porto del capoluogo ligure per l’ultimo viaggio della Costa Concordia che entro domenica arriverà sotto la Lanterna per poi essere smantellata e smaltita.
“Questa Unità di crisi – ha poi spiegato Calvelli – è stata allestita con strumenti all’avanguardia per garantire la più ampia sinergia tra le istituzioni coinvolte nell’operazione, soprattutto nel caso in cui dovesse verificarsi un’emergenza nella fase di trasferimento o di ormeggio”.
Il capo dell’Ufficio Relazioni Esterne della Direzione Marittima di Genova ha poi ricordato l’istituzione di una ‘zona rossa’ “ampia circa 18 miglia quadrate in cui sarà interdetta la navigazione e le attività subacquee nella fase di avvicinamento al porto.