Roma. Dopo lo stalloregistrato negli ultimi giorni, finalmente l’Aula si appresta aesprimersi sul primo voto. Sono oltre 900 le richieste di votosegreto sottoposte alla presidenza del Senato sul ddl riforme.
Dopo una lunga riunione della Giunta per il regolamento, ilpresidente Pietro Grassoannuncia in Aula che saràammesso lo scrutinio segreto solo per gli emendamenti cheriguardano le funzioni delle Camere e le minoranzelinguistiche.
Nitto Palma e Karl Zelelr hanno insistito che loscrutinio segreto si tenga per quegli emendamenti in cui il temadei diritti costituzionali sia prevalente. Loredana De Petris(Sel), che ha fatto richiesta dei voti segreti,ha ricevuto l’appoggio di M5s.
I “pentastellati”, ha spiegatoMaurizio Buccarella, non hanno chiesto alcun voto segreto masono d’accordo a che esso sia effettuato. Per Renzi e Boschi nessun ostacolo Ostenta ottimismo il ministro Maria Elena Boschi, chespiega di non essere preoccupata per l’allungarsi dei tempi,anche se “speriamo che smettano di fare ostruzionismo per ilbene del Paese”.
Anche il premier Matteo Renzi torna a minimizzare iproblemi che si registrano al Senato, con le barricateinnalzate da grillini e Sel – questi ultimi autori dellamaggior parte degli emendamenti presentati al testo del ddl – econ le fibrillazioni interne a Pd e FI. “Non c’è ostacolo che possafermarci. Possono rallentarci, ma non fermarci. Alla fine diquesto percorso l’Italia sarà nelle condizioni di tornare acorrere”. Ha detto il premier.