Roma. Ha fatto il giro del web e scatenato la rabbia di migliaia di utenti il video realizzato dal Fatto Quotidiano sul caso dei tre chilometri di spiaggia riservati ai dipendenti del Quirinale.
Un disegno tracciato da Nello Trocchia sul tratto di spiaggia più bello di Castelporziano vietato ai cittadini.
Basta un fischio ripetuto e deciso per scoprire la spiaggia inaccessibile.Siamo ad Ostia, comune di Roma, ritrovo di bagnanti che fuggono dallarsura della città. Lungo la battigia, a destra il mare, a sinistra uno stuolo di persone tra ombrelloni e sdraio, il richiamo sonoro è un perentorio stop. Non si tratta di ambulanti pronti a rigenerarti con una fetta di cocco o lintramontabile ‘grattachecca’, granita alla romana. Il fischio arriva da un gentile e accaldato finanziere. Esce dalla casetta che lo ripara dal sole cocente, corre verso il cronista per spiegargli che sta valicando un limite inaccessibile. Lei sta entrando in una zona della Presidenza della Repubblica, laccesso è vietato. È consentito solo a dipendenti e familiari. ( )
Insomma, neanche via mare è possibile il transito, i ragazzi sconsolati fanno retromarcia. Nella spiaggia del Presidente ci sono lettini e ombrelloni, particolarmente affollati.I dipendenti del Quirinale, infatti, possono accedere e godere di questo privilegio.
Il video si conclude con unironica frase tratta da un film con Alberto Sordi: Io so, e voi non siete un cazzo.
Castelporziano, il video del Fatto Quotidiano |