Tasi, -29% di incassi rispetto all’Imu

di Mena Grimaldi

 Roma. Nei 2.178 Comuni che hanno deliberato l’aliquota del nuovo tributo, ilgettito Tasi/Imu stimato sulle prime case stimato a fine 2014 in base ai primiversamenti è di 1,2 miliardi, il 29,3% in meno rispetto a 1,6 miliardi 2012.

E’quanto emerge dai dati del Dipartimento delle Finanze. I versamenti sulleseconde case e degli ”altri immobili” segnano una sostanziale stabilità, conun crescita dello 0,15%. Tra i dati che emergono per la prima casa, invece, siscopre che, nel passaggio dall’Imu 2012 alla Tasi, i Comuni che hannodeliberato le aliquote – 2.178 su un totale di circa 8.000 – registrano unadiminuzione del numero di contribuenti: quest’anno ci sono 1,2 milioni diproprietari e inquilini che non hanno versato l’imposta comunalesull’abitazione principale.

La flessione, precisano le Finanze, può dipenderedall’introduzione da parte di alcuni comuni di esenzioni per l’abitazioneprincipale, “nell’esercizio della propria potestà impositiva”. Pur facendoriferimento all’incasso effettivo della prima tranche, su cui si sono elaborateapposite stime per l’intero 2014, il dato è provvisorio, perché riferitoesclusivamente a quelle amministrazioni comunali che hanno deciso il valoredell’aliquota e le relative detrazioni “e non può essere proiettato in assenzadi informazioni sulle delibere che saranno adottate dai Comuni rimanenti” entroil 10 settembre.

Le analisi, sottolinea lo studio del Dipartimento, si basanosul confronto tra il gettito Imu/Tasi 2014 proiettato su base annua e ilgettito Imu 2012. Lo scorso anno solo le prime case di lusso delle categorieA1, A8 e A9 hanno continuato a pagare l’imposta municipale, al contrario ditutte le altre abitazioni principali che sono state invece escluse. Allo stessomodo anche quest’anno la Tasi è dovuta per tutte le prime case, mentre l’Imusolo per quelle di lusso, che sommano entrambe le imposte.

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Redazione
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