Taranto. Due misure cautelari interdittive dalla professione nei confronti delle due maestre, entrambe tarantine,una delle quali di sostegno ad un alunno disabile, che non potranno più esercitare la loro professione.
E il risultato dell’operazione della Polizia chiamata Madre Coraggio e partita dalle segnalazioni di alcuni genitori allarmati dal cambio di umore dei propri figli.
Tra fine maggio e gli inizi di giugno scorso gli agenti avevano piazzato nell’asilo telecamere e microfoni che hanno permesso per dieci giorni di filmare ed ascoltare tutto quello che avveniva in quella classe. Le intercettazioni visive e ambientali hanno confermato i sospetti. I bambini venivano picchiati e con loro si utilizzava spesso un linguaggio forte e non adatto alla loro età.
La titolare della classe è una donna di 46 anni, insegnante dal 1999, mentre la docente di sostegno, di 45 anni, lavorava da 9 anni.
Entrambe dovranno rispondere di maltrattamenti ai danni di minori. Quindici i piccoli alunni costretti a subire i maltrattamenti, tra loro anche i tre piccoli i cui genitori hanno segnalato le violenze. Le mamme si erano accorte che i loro figli non erano più sereni e andavano malvolentieri a scuola. Dopo ripetute domande sembra che i bambini siano riusciti a raccontare cosa accadeva all’asilo.
Hanno raccontato ai genitori che quando disubbidivano, la maestra e l’insegnante di sostegno, diventavano violente e li colpivano. Gomitate in faccia anche ad un bimbo disabile, in un’occasione letteralmente trascinato sul pavimento.