Renzi: “Parametro del 3% antiquato, ma lo rispetteremo”

di Redazione

Matteo Renzi Roma. L’Italia rispetterà il parametro del 3% anche se lo considera un parametro del passato. A dirlo il premier Matteo Renzi

… che, in un’intervista all’emittente americana Cnn sostiene che di essere “assolutamente convinto che il 3% è un parametro del passato, ma l’Italia è un Paese che ha perso credibilità perché non ha rispettato i parametri nel passato. Quindi la posizione italiana è chiara: noi rispettiamo il parametro del 3%”.

Riguardo invece alla decisione francese di non rispettare quel patto, Renzi spiega che “se il presidente francese decide per la Francia un importante distacco dai parametri, nessuno può dire che non è corretto e credere che l’Europa sia una scuola in cui ci siano un maestro e gli altri siano studenti. L’Europa è una comunità di destini. Io preferisco la Francia di Hollande e di Valls al 4,4% a quella di Marine Le Pen“.

Il presidente del Consiglio avverte poi che per l’Unione Europea questo è “un momento molto pericoloso” ed è dunque importante “cambiare l’Europa”. Per il premier “il problema è la direzione. Io credo che sia importante ridurre il potere della burocrazia in Europa. Credo sia assolutamente importante ridurre il livello del potere dei tecnocrati a Bruxelles”.

“Per me l’Europa – avverte – non è solo una comunità economica, è una comunità di anime, di futuro. Per questo penso che il referendum”, quello del 2017, in cui i cittadini britannici sceglieranno se entrare o no nell’Unione europea, “sia molto importante. Per me è importante che il Regno Unito stia nell’Unione Europea, ma è più importante che l’Unione europea stia nel cuore dei cittadini”.

Concetti che vengono ribaditi in un’intervista al Financial Times, nella quale Renzi spiega che l’Italia deve rispettare il vincolo del 3% perchè “ha un problema di reputazione” e invita tutti ad avere “comprensione per i paesi che hanno problemi” perché “l’Europa è una comunità di destini, non un posto dove ci sono studenti e insegnanti”.

Nell’intervista Renzi torna a criticare la reazione di Angela Merkel alla scelta di Parigi: “Penso che l’invito a ‘fare i compiti’ non vada bene” anche se, ha aggiunto, la cancelliera è “una grande leader” che dovrebbe essere considerata “un modello, non un nemico”. Sul piano internazionale Renzi ha ricordato come sia “molto importante mantenere aperto il dialogo tra Russia e Ue e tra Russia e Stati Uniti”.

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