Genova. Ancora intense precipitazioni sono previste, per le prossime ore, nel capoluogo ligure, nella provincia di Savona, in alta Valle Stura e alta Valle Orba. Sembra che la pioggia non voglia dare tregua alla città, mentre si continua a spalare fango e detriti.
Allerta massima per lo Stura, uno dei principali corsi d’acqua in piena, che ha iniziato ad allagare la strada provinciale. Ancora tanta paura tra la popolazione che non sa più dove rifugiarsi in seguito alla notizia, diramata dall’Arpal, di mal tempo proveniente dal mare, che si sta diffondendo verso Nord-est, e che investirà tutta la regione. Numerose le squadre dei vigili del fuoco e dei carabinieri inviate nei quartieri più vicini al fiume.
Genova è interamente paralizzata, con strade chiuse, treni bloccati e luoghi inaccessibili. Sarebbero due i convogli con a bordo 50 passeggeri, entrambi bloccati per l’allagamento dei binari sul tratto Aqui Terme Genova, uno a Campo Ligure e l’altro a Rossiglione. Chiusa anche l’autostrada A7 tra Liguria e Piemonte.
Prevista la chiusura di tutte le scuole a Genova e in vari comuni limitrofi. Lo stato di allerta massimo, di valore 2, permarrà per tutta la giornata di lunedì fino a mezzanotte.
Intanto, è salita a 300 milioni di euro la stima dei danni dell’alluvione. Sospesi per i cittadini il pagamento di Imu, Tasi e Tari.
Organizzata per martedì 21 ottobre, alle ore 13, la marcia di protesta #orabasta, organizzata dai genovesi per manifestare lo sdegno contro una classe politica incapace di prevenire il disastro dell’alluvione.
Anche il premier Renzi ha polemizzato con un post su Facebook: Ora tutti a strapparsi le vesti. Ma del dissesto bisogna occuparsi quando non ne parla nessuno, non quando ci sono i titoloni in prima pagina. Se vogliamo essere seri l’unica soluzione è spendere nei prossimi mesi i due miliardi non spesi per i ritardi burocratici”. Il sindaco Doria, contestato, ha dichiarato: Se le mie dimissioni servissero, sono pronto a darle subito”.
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