Camorra, arrestato Valentino Gionta jr: era nascosto in una botola

di Stefania Arpaia

 Napoli. Si nascondeva in una botola, Valentino Gionta, figlio di Aldo Gionta, capo del clan camorristico di Torre Annunziata, arrestato all’alba.

Circondato dalle forze dell’ordine, l’uomo non ha opposto resistenza. A lui era stata affidata la gestione del clan, dopo l’arresto del padre, fermato lo scorso agosto nel porto di Pozzallo mentre si imbarcava per raggiungere l’isola di Malta. E’ il nipote del superbossValentino Gionta, capoclan storico dell’omonimo gruppo camorristico egemone nella cittadina di Torre Annunziata.

Latitante dallo scorso giugno, Gionta era nascosto in un rifugio ricavato nelle pareti di un appartamento nel rione Provolera, di proprietà di uno zio, condannato all’ergastolo.

Grazie ad un congegno elettronico, il latitante poteva entrare ed uscire dal nascondiglio. Rinvenuta nell’abitazione, l’ordinanza di custodia cautelare emanata lo scorso 5 giugno nei confronti del fuggitivo, scappato alla cattura per associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione, armi ed altro.

Sembra che Gionta avesse ricevuto indicazioni dal padre che, rinchiuso nel carcere milanese di Opera, gli avrebbe inviato una lettera con scritto: “Impara a sparare con il kalashnikov, poi ti dirò io cosa fare”.

Valentino ha il nome del nonno, capo del clan, che controllava il traffico di eroina a Torre Annunziata. Il boss, affiliato a Cosa Nostra, è recluso dal 1985 in regime di 41 bis.

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