Roma. È stato picchiato e seviziato per ore un imprenditore romano, titolare di una società che opera nel settore dei fotovoltaici, per un prestito usuraio.
La vittima aveva chiesto una somma pari a 100mila euro, necessaria per la sua attività, cifra che avrebbe dovuto restituire con gli interessi. Il pagamento che l’uomo aveva già fatto in 6 mesi pari a 343mila euro non era però stata sufficiente, il debito continuava ad aumentare e la banda continuava a pretendere denaro.
Al momento del sequestro, l’imprenditore si trovava in un bar di viale Città d’Europa, in zona Eur, dove è stato prelevato da sconosciuti. Condotto in casa della 31enne Tamara Pisnoli, ex moglie del calciatore De Rossi, alla quale aveva venduto una licenza di energia elettrica pagandola 80mila euro, è stato torturato con un coltello e violentemente malmenato.
Gli aggressori gli hanno procurato ferite da taglio sul cuoio capelluto per indurlo a consegnare una somma pari a 200mila euro. E’ poi stato lasciato in stato confusionale in strada. La vittima aveva denunciato la vicenda, accaduta la sera del 17 luglio 2013, ai carabinieri del Nucleo investigativo di via Selci, una volta dimesso dall’ospedale.
I militari hanno accertato che si è trattato di un recupero crediti per conto di terzi. L’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Roma su richiesta dei pubblici ministeri Lina Cusano e Delia Cardia, ha condotto all’arresto di 8 persone. I mandanti sarebbero due fratelli, A. G. e S. G., di 30 e 37 anni, già noti alle forze dell’ordine. Identificati anche i seviziatori: F. C., 46 anni, F. M., 34 anni, S. D. M. e M. S., di 33anni.
La Pisnoli, già protagonista di vicende giudiziarie legate a presunti abusi edilizi e riciclaggio di auto di lusso, è agli arresti domiciliari. Gli indagati sono accusati di usura, estorsione, rapina e lesioni gravissime.