Roma. Giovedì mattina nuovo incontro tra i gruppi politici, su volontà del presidente della commissione Antonio Azzollini, per decretare il via libera al disegno di legge stabilità.
Azzollini, nella giornata di mercoledì, non aveva accettato una parte del progetto, circa 80 emendamenti, e aveva ritenuto opportuno rimandare l’incontro alle 9.45 di giovedì, per poter riesaminare il disegno con le accurate modifiche, apportate dalla commissione Bilancio. Un lavoro di correzione terminato alle 4 della scorsa notte. La conclusione dell’analisi degli emendamenti da parte della commissione è prevista per le 14.
Diversi gli argomenti di cui si è discusso nella seduta notturna: in primis la questione aumento Tasi. La commissione Bilancio ha dato il proprio consenso affinchè il governo blocchi, anche per il 2015, il livello più alto della Tasi: l’imposta sui servizi indivisibili non potrà superare il 2,5 per mille.
Affrontata anche la problematica delle società partecipate, per cui si prevede la chiusura o l’accorpazione di tutte le società partecipate che hanno un numero di dipendenti inferiore a 10, per quelle che hanno un numero di amministratori superiore al numero dei dipendenti e per quelle il cui fatturato sia inferiore ai 100mila euro.
Ok all’emendamento che prevede la cessione a Terna della rete di trasmissione di energia elettrica della rete Fs. Nuovamente introdotta la norma sull’uso di armi sceniche, che prevede una proroga dell’utilizzo di armi da fuoco a scopo scenico fino al 31 dicembre 2015. Introdotti i crediti di imposta del 6% e de 9% per le casse di previdenza e i fondi di pensione.
Ripristinati i 30 milioni di euro per incentivare la contrattazione di secondo livello e 40 milioni di euro per finanziare le zone franche urbane.
Diffusa dai senatori del Pd Andrea Marcucci e Franco Mirabelli, la notizia dell’election day a maggio che condurrà al voto, nella stessa giornata, 7 regioni e 1000 comuni con un risparmio intorno ai 100 milioni di euro.
Legge di Stabilità e legge di Bilancio dovranno essere discusse alla Camera il prossimo 21 dicembre. Previsto il voto finale lunedì 22 dicembre.