Roma. In occasione dei tradizionali saluti al corpo diplomatico, il presidente della Repubblica, convocato al Quirinale per gli auguri, ha per la prima volta confermato l’imminente conclusione del suo mandato.
“La prossima fine di questo anno e l’imminente conclusione del mio mandato presidenziale inevitabilmente ci portano a svolgere alcune considerazioni sul periodo complesso e travagliato che stanno attraversando l’Italia, l’Europa e il mondo”, ha dichiarato Giorgio Napolitano.
“L’opera portata avanti dal presidente Renzi e dal governo è un coraggioso sforzo per eliminare alcuni nodi e correggere mali antichi che hanno frenato lo sviluppo del Paese e sbilanciato la struttura della società italiana e del suo sistema politico. Un’opera- ha sottolineato -difficile e non priva di incognite, ma senza alternative per chi, come noi, crede nelle potenzialità di questo Paese, nel ruolo che deve rivestire in Europa, negli ideali che vuole portare e nella missione di pace nel mondo”, ha detto commentando l’operato del governo.
Boldrini: Condivido. Tutti i partiti si sono impegnati specialmente per la riforma elettorale. Il problema della corruzione è nella società e non solo nella politica. E’ importante che si riportino i valori.
Napolitano prosegeuendo il discorso ha aggiunto: L’Italia, insieme ad altri Paesi si è sforzata con qualche successo, di focalizzare l’attenzione e la volontà politica dei Paesi membri, sull’imprescindibile necessità di combinare il primario obiettivo di crescita e sviluppo con realistiche regole di riequilibrio e di disciplina fiscale”. La stessa Commissione guidata dal presidente Juncker, “è innegabile che abbia un profilo più nettamente sovranazionale e si ponga obiettivi ambiziosi per rispondere alle sfide comuni in una chiave certamente più ‘politica’ di quelle che l’hanno preceduta”, ha concluso.
Riferendosi poi al popolo italiano ha detto: La nostra comune battaglia sarà far riscoprire ai nostri giovani le ragioni più che mai attuali dello stare insieme e di far apprezzare ai cittadini gli enormi benefici che l’integrazione europea ci ha portato”.
Affrontata anche la situazione ai confini dell’Europa verso cui il presidente ha dichiarato di avere grande preoccupazione a causa di gravi e inaudite tensioni e violenze che esplodono proprio nell’anno in cui insieme ricordiamo i cent’anni dall’inizio della prima guerra mondiale e i 25 anni dalla caduta del muro di Berlino, dalla fine della guerra fredda e della logica dei due blocchi in cui per decenni è stato diviso il mondo”.
Commentato poi il tema dell’immigrazione: Nel corso del semestre di presidenza italiana siamo riusciti a far comprendere che gli epocali fenomeni migratori connessi con i tragici eventi in Medio Oriente e in Africa costituiscono una vera emergenza europea e che come tale vanno affrontati. Solo sulle coste italiane sono state quest’anno tratte in salvo 170 mila persone”.
Infine, Napolitano ha ritenuto necessario commentare anche la situazione islamica, verso cui ha sottolineato la vicinanza italiana. “Noi riteniamo di essere dalla stessa parte dell’Islam, l’Islam colto, aperto e civile che ha lasciato una traccia profonda nella storia del mondo e che ancora, ne sono certo, darà un contributo importante al cammino dell’umanità- ha dichiarato -Perché questa visione prevalga sul radicalismo e sul terrorismo di matrice islamica, bisogna evitare che la doverosa contrapposizione verso chi esercita la violenza terroristica e cerca oggi di imporre una visione del mondo fanatica, arcaica e oscurantista venga percepita come una contrapposizione tra Occidente e Islam”.