Roma. Ammontano a circa 70 milioni di euro i beni sequestrati a una coppia di coniugi, Moccardi e D’Orta, che, secondo i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, avrebbe riciclato e reinvestito i proventi delle attività illecite del clan camorristico napoletano dei Contini.
A compiere l’operazione gli agenti della Dia di Roma che ha messo i sigilli a immobili, rapporti bancari, auto, ristoranti e quote societarie riconducibili a Roberto Moccardi e Anna D’Orta.
I coniugi furono arrestati nel corso della prima fase investigativa proprio perchè ritenuti coinvolti nel riciclaggio e investimento di denaro provento delle attività illecite del clan. Secondo la Procura antimafia partenopea, hanno contribuito, con i soldi del clan, a mettere in piedi una rete di imprese che hanno consentito all’organizzazione camorristica di infiltrarsi in larghi settori del tessuto socio-economico napoletano.
Il sequestro è stato disposto nell’ambito di indagini che, lo scorso mese di gennaio, si sono concluse con l’arresto di novanta persone ritenute affiliate al clan napoletano dei Contini.
La coppia figura tra gli imputati nel processo contro Edoardo Contini, fondatore della potente organizzazione criminale, e contro altre 168 persone ritenute affiliati o contigue al clan, che si celebrerà davanti al gup del Tribunale di Napoli. L’udienza preliminare è prevista per il prossimo 30 dicembre.
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