Cimitero, l’amministrazione riconosce le considerazioni di Abategiovanni

di Redazione

Augusto AbategiovanniLUSCIANO. L’amministrazione Fattore, tramite l’assessore al cimitero, Luigi Spatafora, nell’ultimo Consiglio Comunale fa ammenda e riconosce tutte le considerazioni avanzate nell’interpellanza richiesta dal dottor Augusto Abategiovanni, capogruppo Udc.

Volge al termine, quindi, la querelle che vedeva l’amministrazione negare le considerazioni avanzate circa le storture, gli abusi e le norme disattese avanzate in primis da una interrogazione consiliare che fu liquidata dall’assessore al ramo con un laconico “sono a norma”, senza però che Abategiovanni potesse argomentare tutto quello che non andava, e senza che l’assessore potesse dimostrare perché esse erano ritenute a norma. Caparbietà vince: tali osservazioni furono poi formulate con una “lettera aperta al sindaco”, apparsa su un manifesto pubblico a firma di Abategiovanni. Ecco quindi che, nell’ultimo Consiglio comunale, tramite una interpellanza ben articolata, l’amministrazione è stata inchiodata alle sue responsabilità, ed ha dovuto forzatamente discutere la cosa.

“Più che l’elencazione di quelle cose che non erano a norma, – spiega Abatregiovanni – e che sono ora note a tutta la città, tra cui il fatto che si puliscono le ossa dei defunti con una vecchia scopa senza manico e che al momento non è possibile tumulare un cadavere in un loculo posto ad una certa altezza per mancanza di un carrello preposto, o che barriere architettoniche non permettono ad un disabile di poter andare a ricordare il proprio defunto, ho posto l’accento sul fatto che l’amministrazione nel passato Consiglio comunale, pur di nascondere la propria inettitudine, aveva detto una grossa bugia consapevolmente, e che tale comportamento non si addice ad una pubblica amministrazione. Di fronte a tale considerazione, tutta la maggioranza non poteva negare e si riprometteva di porre rimedio in tempi stretti”.

Ribadendo che tutta l’area doveva essere messa in norma, e che c’era bisogno di un regolamento cimiteriale che doveva prendere in considerazione anche il caso di decessi in famiglie nullatenenti, Abategiovanni avanzava l’ipotesi che il cimitero di Lusciano, uno dei pochi nell’intero agro aversano ad avere caratteristiche particolari, poteva divenire un Ente Cimiteriale con un proprio Cda, un proprio regolamento e bilancio e, quindi, poteva essere anche fonte di occupazione e reddito per l’intera cittadina.

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