LUSCIANO. Il 30 agosto scorso, in unautorivendita di Lusciano, un dipendente aveva minacciato di morte il titolare al fine di farsi consegnare arbitrariamente gli emolumenti stipendiali e il trattamento di fine rapporto.
A seguito della denuncia, pronte sono scattate le attività investigative da parte dei carabinieri della locale stazione, che nella mattinata di venerdì si sono concluse con lesecuzione di unordinanza applicativa di misura cautelare emessa dallufficio gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di S.G., 44 anni, operaio di Casandrino (Napoli), che ne disponeva la custodia in regime degli arresti domiciliari.
Il pm Francesca De Renzis, infatti, ha concordato perfettamente con lipotesi investigativa dei militari operanti che hanno proceduto allarresto per tentata estorsione aggravata, detenzione illegale e porto in luogo pubblico di arma da fuoco nei confronti del meccanico dellauto rivendita in argomento.
Luomo è stato incastrato anche dalle riprese registrate dallimpianto di videosorveglianza installate nellesercizio commerciale, che hanno dimostrato la consistenza delle minacce subite dal 59enne datore di lavoro di Trentola Ducenta.
Durante la perquisizione domiciliare veniva rinvenuta e sottoposta a sequestro larma utilizzata per latto intimidatorio, una pistola scenica, modello 92fs, abilmente occultata allinterno dellarmadio della propria camera da letto. Larrestato è stato condotto presso la propria abitazione, dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria.