AVERSA. “L’iniziativa programmata per sabato è sicuramente da apprezzare per lo spirito di sostegno che offre ai molti produttori caseari di Aversa, in questo momento particolarmente difficile”. Lo afferma il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Francesco Gatto.
“I tormenti ambientali del nostro territorio sono entrati in una fase nuova ed ancora più critica, mettendo in gioco anche la sua credibilità economica e l’intero sistema produttivo alimentare di cui la mozzarella è il simbolo. Il tema ha, quindi, una fortissima connotazione territoriale: riguarda tutta Aversa, la sua economia e la sua immagine in Italia e nel mondo. Proprio per questo sarebbe stata necessaria, a mio parere, una maggiore apertura da parte del centrodestra nell’organizzazione dell’evento e nel non connotarlo politicamente in maniera così marcata. Mi sono adoperato in settimana, contattando diversi esponenti istituzionali del Pdl, per proporre un’organizzazione trasversale e dimostrare con serietà ed umiltà una presa di responsabilità da parte del mondo politico nei confronti della vicenda. Ma l’unico ritorno sono state risposte ambigue e non realmente interessate. Non vorrei quindi che si produca l’effetto inverso a quello realmente necessario in questa situazione e si colga ancora una volta occasione per strumentalizzare gli eventi e fare campagna elettorale. Da questa situazione si può uscire soltanto con una strategia collettiva di riorganizzazione sociale e politica che riesca a creare delle sinergie efficaci per riqualificare il territorio (nonostante le difficoltà ed il moltissimo tempo necessario) e riorganizzarlo economicamente insieme con i produttori, sia sostenendoli sia sensibilizzandoli e responsabilizzandoli verso un comportamento ‘sistemico’ che riesca ad attutire situazioni di shock come quella presente. Le campagne elettorali passano, i problemi del territorio invece restano se non si comincia a lavorare responsabilmente. Mi auguro – conclude Gatto – in ogni caso la buona riuscita della manifestazione e la auguro soprattutto ai caseifici di Aversa, per poter cominciare a pensare concretamente ad una risoluzione duratura del problema”.
