AVERSA. Sarebbe una bufala la protesta di Carlo Zaccariello, rappresentante nel Coordinamento Aversano Disabili (Co.A.Dis.) dei portatori di handicap costretti, come lui, alla sedia a rotelle circa lassenza, nel cimitero cittadino, di servizi igienici dedicati ai diversamente abili.
Le segnalazioni giunte al coordinamento che avrebbero spinto Zaccariello a lamentare la dimenticanza di chi avendo ristrutturato, solo pochissimi mesi fa, i bagni del cimitero aversano aveva omessa la realizzazione dei servizi per portatori di handicap non avevano fondamenta. A svelare larcano è stato lex consigliere comunale Pino Cannavale. Avocato a sé il problema, il leader cittadino de La Destra di Francesco Storace ha interrogato Mimmo Coscetta, direttore del cimitero, scoprendo così che il bagno per disabili non solo cè, ma che per far si che sia sempre perfettamente efficiente e pulito viene tenuto chiuso cosicché per utilizzarlo bisogna rivolgersi al custode che detiene le chiavi. Perfetto, commenta Carlo Zaccariello, dichiarandosi ben felice di essersi sbagliato perché comunque la segnalazione ha chiarito il dubbio espresso da tanti disabili frequentatori del cimitero. Ma se un quesito è stato risolto, se ne sono aggiunti degli altri. Infatti continua – dopo aver appreso la bella notizia raccolta da Cannavale, ho controllato e ho verificato che anche se il bagno per disabili nel cimitero cè è come se non ci fosse. Perché a differenza di quelli dedicati a donne e maschietti il bagno per disabili non è segnalato a nessuna parte. Inoltre chiuso comè non è di facile utilizzo. Mi dite conclude lesponente del Co.A.Dis. – se sia mai pensabile che al momento del bisogno che a un disabile più spesso di altri, per problemi di salute legati al tipo di malattia e dalla posizione obbligata, si presenta improvviso, imprevisto e impellente, ci si debba preoccupare di andare alla ricerca dal custode per ottenere la chiave necessaria ad aprire la porta dei servizi igienici?.