MADDALONI. I Carabinieri della Stazione di Maddaloni hanno denunciato in stato di libertà un commerciante 30enne di Maddaloni con le accuse diricettazione, tentata truffa e falso.
Il giovane, qualche giorno fa, si era recato presso il Banco di Napoli per aprire un conto corrente a proprio nome, esibendo nella circostanza la propria carta didentità rilasciata dal Comune di Maddaloni, un certificato di attribuzione di numero di codice fiscale rilasciato dallAgenzia delle Entrate di Caserta, ed una sostanziosa busta paga INAIL da 1550 euro netti mensili, emessa da una ditta edile della quale risultava dipendente a tempo indeterminato. Fin qui tutto apparentemente normale, se non fosse stato per un errore sulla data di scadenza della carta didentità che ha attirato lattenzione di un dipendente della filiale della banca più sveglio e zelante. Così Raffaele F., come risultava chiamarsi il nuovo aspirante cliente, è stato invitato a tornare dopo un paio di giorni per perfezionare la pratica.
I Carabinieri, ricevuta la richiesta di controllo della carta didentità, di cui Raffaele F. aveva lasciato una fotocopia in banca, si sono Immediatamente attivati per svolgere le verifiche del caso. Già dalla prima osservazione della fotocopia del documento, la pattuglia dei militari ha espresso qualche perplessità, poiché quel viso sembrava di una persona di Maddaloni conosciuta, sebbene non ne ricordassero il nome, ma sicuramente non si chiamava Raffaele R.. Apparendo evidente la necessità di ulteriori accertamenti, i militari si sono recati allUfficio Anagrafe del Comune, dove hanno verificato che il numero di serie corrispondente a quel documento Apparteneva ad una carta didentità intestata ad unaltra persona, ma trattenuta agli atti del Comune perché annullata, mentre le generalità di Raffaele F. corrispondevano a quelle di un maddalonese emigrato allestero oltre 30 anni fa. Ne è seguito un appostamento nei pressi della banca durante lorario di apertura, fatto il giorno dopo in attesa che il cliente ritornasse ad aprire il conto corrente; e infatti Raffaele R. si è puntualmente
presentato.
A quel punto i Carabinieri sono intervenuti mentre il giovane era allo sportello della banca e lo hanno bloccato. È apparso immediatamente chiaro il motivo per cui si trattava di un viso già visto, infatti il giovane è D.F., un piccolo commerciante di Maddaloni titolare di un negozio. Alle richieste di chiarimenti D.F., che in quel momento era senza documenti, inizialmente ha negato ogni addebito e non ha fornito spiegazioni; successivamente, però, messo alle strette dai Carabinieri che lo interrogavano, ha ammesso di aver fatto uso del documento falso per aprire un conto corrente. I militari hanno eseguito subito dopo delle perquisizioni presso il negozio e labitazione delluomo, nel corso delle quali hanno rinvenuto sia la carta didentità falsa che la finta busta paga e il certificato di attribuzione del codice fiscale. I tre documenti sembravano completi ed incredibilmente ben fatti, con tanto di timbri degli enti che li avevano apparentemente rilasciati. La carta didentità evidenziava perfino il timbro a secco del Comune di Maddaloni, e se non fosse stato per lerrore nella data di scadenza del documento, difficilmente sarebbe stato possibile rendersi conto del raggiro. In relazione al movente del suo gesto, D.F. è rimasto alquanto vago.
Forse ha qualche difficoltà economica, e questo poteva essere uno stratagemma con il quale ottenere un libretto di assegni da emettere a vuoto oppure un prestito che mai sarebbe stato restituito; ma appare evidente che con simili artifizi possano anche essere occultati capitali illeciti appartenenti a criminali. In ogni caso, dai primi accertamenti D.F. è risultato essere solo lutilizzatore dei documenti artefatti, e non anche il falsario che li ha prodotti. Resta ora da chiarire come sia riuscito a procurarseli e chi glieli abbia forniti.