MADDALONI. Il Caso Cementir. E assurdo che da un anno si tenga in piedi una conferenza di servizi per lampliamento della cava Cementirdi Maddaloni.
Una conferenza che sta vedendo molteplici contraddizioni e che sta mettendo ad ulteriore rischio il futuro del nostro territorio già devastato da queste attività e che lascia i lavoratori aggrappati a una speranza che diventa per certi versi sempre più vana. Le responsabilità di tutto questo sono del centro-sinistra che attraverso un piano cave ha obbligato la nostra Provincia a dare ancora, senza considerare quello che già si è dato.
E il commento di Angelo Polverino a seguito della decisione dello Stap Foreste di autorizzare il progetto della Cementir, Sul territorio casertano aggiunge il consigliere regionale uscente del Pdl e ricandidato allAssise campana ci sono ben due cementifici che lavorano da mezzo secolo quasi del tutto incontrollati. E dopo mezzo secolo siamo ancora nellincertezza, i nostri cittadini e lavoratori dipendono dalle decisioni di tre enti regionali che non si mettono daccordo su come deve applicarsi la legge, neanche i regolamenti redatti da loro stessi. Una serie di cavilli hanno fatto in modo che si arrivasse ad oggi senza sapere cosa riserba il futuro per il popolo casertano e maddalonese. Il problema è che questa storia, che di trasparente ha ben poco, finirà nella solita agonia di una faida di popolo contro popolo, dove si tira a campare senza una sorta di soluzione. E allora si decida. Decidiamo, visto che siamo in campagna elettorale, che destino deve avere il nostro territorio, se siamo per lapertura del policlinico o per lincenerimento di rifiuti nei cementifici così come già deciso dalla giunta Bassolino.