AVERSA. Finita lemergenza rifiuti, quella grossa perché lemergenza continua e continuerà fino a quando non sarà trovata soluzione definitiva al problema delle discariche stracolme, resta lemergenza igiene in città. A segnalare il problema è Stefano Marotta di Federconsumatori2006.
Mi riferisco spiega – a due cose in particolare. La prima è il percolato accumulato lì dove, fino a qualche settimana fa, erano depositati quintali dimmondizia sfusa e a sacchetti. La seconda riguarda larredo urbano e più esattamente i gettacarte di granito collocati in moltissimi punti di Aversa. Stando alla logica, essendo parte dellarredo urbano, i gettacarte continua Marotta – andrebbero svuotati con frequenza regolare per impedire che con luso si colmino, facendo traboccare il contenuto sui marciapiedi, ma ad Aversa non è così. Perché i gettacarte pieni, anzi stracolmi, vengono rovesciati direttamente sui marciapiedi è li restano per mesi. Senza che nessuno intervenga, come se non ci fossero, come se nessuno li vedesse, come se non fossero costati alla città e ai cittadini centinaia di euro. Stessa cosa si verificherebbe per il percolato prodotto dalle montagne di spazzatura accumulatesi per mesi sui marciapiedi. Li dove erano depositati cumuli di sacchi di spazzatura – riprende lesponente di Federconsumatori2006 – ora cè uno strato di materiale nero e puzzolente, malgrado sia secco. Uno strato così spesso da rappresentare una specie di pavimentazione aggiuntiva dei marciapiedi, un pavimento sul pavimento. E uno schifo che balza agli occhi ma sottolinea Marotta – nessuno sembra accorgersene. Tantè che nessuno provvede a farlo rimuovere, così come nessuno si preoccupa di far risistemare nella giusta posizione i contenitori di granito. E questo malgrado in qualche caso siano proprio sotto gli occhi di tutti come quello che giace per terra da mesi – a un metro da porta Napoli. Messo lì è impossibile non vederlo, eppure . Considerando che nellultimo anno alla guida dellassessorato alligiene urbana si sono alternate tre persone diverse e altrettante alla presidenza del consorzio Geo Eco cè da pensare che delligiene urbana non interessi niente a nessuno.