MADDALONI. Il presidente dellassociazione Civitas è, Alessandro Cioffi, denuncia unaltra discarica abusiva.
Sono nuovamente basito. dice Cioffi Unaltra discarica a cielo aperto si presenta come orrendo spettacolo alla vista dei maddalonesi. A pochi metri dallentrata della Caserma Magroni, in via Carrarone, sorge lennesima discarica incontrollata di rifiuti. La discarica si estende per un lungo tratto delle mura della caserma, che diventa punto di scarico di diverse quantità di rifiuti, quali pneumatici fuori uso, elettrodomestici, plastica, vetro, materiale edile, cartoni e contenitori per la frutta ed indumenti vari. Ma non è tutto. Nella seconda tratta sempre di via Carrarone, allinterno di una meravigliosa campagna locale, ricoperta da tantissimi alberi da frutta, ci si può imbattere in unaltra discarica, più grande della prima, di rifiuti pericolosi, tra i quali l eternit, ancora pneumatici usati, elettrodomestici, materiale edile, parti meccaniche, e tantissimo materiale carbonizzato, che quasi sicuramente ha sprigionato diossina.
Come Civitas dice Cioffi stiamo portando a galla la triste realtà dei rifiuti abbandonati nella nostra città. Non indietreggerò di un millimetro fino a quando non saranno presi provvedimenti finalizzati a ripulire la città. La mia denuncia aggiunge non è assolutamente da associare ad unattività speculativa, come qualche politico vuole far credere. Non è contro nessuno ma è solo a favore di Maddaloni. Il mio scopo, da convinto ambientalista, è quello di far emergere una realtà ambientale, che va presa subito in considerazione. Lemergenza delle discariche abusive a Maddaloni va affrontato e risolto per il bene dei cittadini.
Ecco il messaggio che Cioffi manda al sindaco Cerreto. La più alta carica sanitaria della città, il sindaco Cerreto, deve farsi carico del problema e provvedere al più presto a rimuovere i cumuli di rifiuti. Non possono conclude Cioffi coesistere nello stesso posto discariche di rifiuti speciali e campi coltivati. Bisogna tutelare anche i prodotti che arrivano sulle nostre tavole. Al momento, prendo atto che continua ad esserci la totale indifferenza, ma non mi rassegno. Mi dispiace che il territorio è lasciato sguarnito ed in balia di irresponsabili. Purtroppo nessuna vigilanza viene esercitata per reprimere e scoraggiare il fenomeno.