Offesa al seggio perché bosniaca: condanna della Boldrini

di Redazione

Laura BoldriniMADDALONI. Offesa ripetutamente solo perché porta un cognome straniero: con l’aggravante che è stata schernita da un pubblico ufficiale nel corso dello spoglio delle schede elettorali.

Il caso è scoppiato a Maddaloni (Caserta), comune interessato al voto nella recente consultazione. A denunciare l’accaduto è Toncica Kuzmanic, 50 anni, bosniaca di nascita ma cittadina italiana da 20 anni, candidata alle comunali.

All’indomani delle elezioni – e delle polemiche scoppiate tra rappresentanti di lista del Pd e presidente di seggio – la donna si è rivolta direttamente alla presidente della Camera Laura Boldrini: “Onorevole Boldrini le scrivo in merito ad un accaduto gravissimo”, inizia. “Sono stata offesa – prosegue – perché alla continua pronuncia del mio cognome è stata allegata la frase: questa Kuzmanic deve essere qualche donna delle pulizie”. Conclusione: “Trovo agghiacciante che un pubblico ufficiale possa usare frasi simili durante uno scrutinio”.

La risposta della Boldrini non si è fatta attendere: “Nell’esprimere la mia solidarietà, la frase riferita dalla presidenza del seggio va censurata soprattutto per la modalità e per il tono dispregiativo con cui è stata pronunciata”. “La discriminazione è solo nella mente di chi la pronuncia: occuparsi di pulizie domestiche o di qualsiasi altro lavoro non è mai offensivo”.

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