Porta Napoli, allarme igiene (forse) risolto

di Antonio Arduino

Operatori GeoEco al lavoro all'altezza di Porta NapoliAVERSA. Checché se ne pensi, segnalare i problemi attraverso la carta stampata, la televisione, i network on line serve. E non importa se chi legge o guarda critica chi lo fa, né importa come critica.

Quello che conta è che si abbia il coraggio di segnalare le carenze, le deficienze, le assenze amministrative commesse da chiunque amministri (beni di tutti) perché non sempre c’è malafede. Può accadere che chi è “in alto” non sappia, non veda o non senta, specialmente se è tanto, troppo “in alto”. Di conseguenza, non riesce a sapere, vedere o sentire tutto quello che dovrebbe. E la segnalazione o, se più vi piace, la denuncia serve proprio a fare in modo che chi amministra sappia, veda e senta cosicché, se non c’è malafede, intervenga. Se dopo la segnalazione-denuncia niente cambia allora si può parlare di malafede e ci si può regolare di conseguenza, servendosi delle armi a disposizione del cittadino: il voto, da negare o assegnare al momento giusto, e la situazione fino a pochi giorni fala denuncia alla magistratura. Perché la premessa? Per ricordare che da queste colonne avevamo segnalato il problema della cosiddetta emergenza igiene creata da due cose in particolare: la prima dalla presenza di percolato accumulato lì dove, fino a qualche settimana fa, erano depositati quintali d’immondizia sfusa e a sacchetti. La seconda dall’arredo urbano e più esattamente dai gettacarte di granito collocati in moltissimi punti di Aversa rovesciati, da mesi, sui marciapiedi cosicché il contenuto si spargeva un po’ dappertutto. A segnalare il problema era stato Stefano Marotta di Federconsumatori2006. Ricordando che di gettacarte distesi sul marciapiede ce ne erano persino in un punto simbolo della città qual è Porta Napoli, Marotta aveva posto questa domanda: “Considerando che nell’ultimo anno si sono alternate tre persone diverse alla presidenza del consorzio GeoEco ed altrettante all’assessorato all’igiene urbana c’è da pensare che dell’igiene urbana non interessi proprio niente a nessuno”. Invece non è così. Da sabato 19 aprile quel contenitore non c’è più. E’ stato rimosso, come gli altri che erano nella medesima condizione, certo quel punto del marciapiede (come gli altri prima occupati dai contenitori) è stato usato comunque per depositare i rifiuti da chi per abitudine ne lasciava in quel contenitore perché, si sa, l’abitudine è dura a morire. Ma gli operatori del consorzio GeoEco, poi, i rifiuti li hanno rimossi, anche se solo quelli lasciati dove c’era il contenitore di Porta Napoli, che ha riacquistato un aspetto dignitoso. E’ quanto chiedeva Marotta per una città che è patrimonio di tutti. Ora c’è speranza che venga rimosso anche il percolato.

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