AVERSA. Checché se ne pensi, segnalare i problemi attraverso la carta stampata, la televisione, i network on line serve. E non importa se chi legge o guarda critica chi lo fa, né importa come critica.
Quello che conta è che si abbia il coraggio di segnalare le carenze, le deficienze, le assenze amministrative commesse da chiunque amministri (beni di tutti) perché non sempre cè malafede. Può accadere che chi è in alto non sappia, non veda o non senta, specialmente se è tanto, troppo in alto. Di conseguenza, non riesce a sapere, vedere o sentire tutto quello che dovrebbe. E la segnalazione o, se più vi piace, la denuncia serve proprio a fare in modo che chi amministra sappia, veda e senta cosicché, se non cè malafede, intervenga. Se dopo la segnalazione-denuncia niente cambia allora si può parlare di malafede e ci si può regolare di conseguenza, servendosi delle armi a disposizione del cittadino: il voto, da negare o assegnare al momento giusto, e la denuncia alla magistratura. Perché la premessa? Per ricordare che da queste colonne avevamo segnalato il problema della cosiddetta emergenza igiene creata da due cose in particolare: la prima dalla presenza di percolato accumulato lì dove, fino a qualche settimana fa, erano depositati quintali dimmondizia sfusa e a sacchetti. La seconda dallarredo urbano e più esattamente dai gettacarte di granito collocati in moltissimi punti di Aversa rovesciati, da mesi, sui marciapiedi cosicché il contenuto si spargeva un po dappertutto. A segnalare il problema era stato Stefano Marotta di Federconsumatori2006. Ricordando che di gettacarte distesi sul marciapiede ce ne erano persino in un punto simbolo della città qual è Porta Napoli, Marotta aveva posto questa domanda: Considerando che nellultimo anno si sono alternate tre persone diverse alla presidenza del consorzio GeoEco ed altrettante allassessorato alligiene urbana cè da pensare che delligiene urbana non interessi proprio niente a nessuno. Invece non è così. Da sabato 19 aprile quel contenitore non cè più. E stato rimosso, come gli altri che erano nella medesima condizione, certo quel punto del marciapiede (come gli altri prima occupati dai contenitori) è stato usato comunque per depositare i rifiuti da chi per abitudine ne lasciava in quel contenitore perché, si sa, labitudine è dura a morire. Ma gli operatori del consorzio GeoEco, poi, i rifiuti li hanno rimossi, anche se solo quelli lasciati dove cera il contenitore di Porta Napoli, che ha riacquistato un aspetto dignitoso. E quanto chiedeva Marotta per una città che è patrimonio di tutti. Ora cè speranza che venga rimosso anche il percolato.