Gli studenti del Convitto incontrano suor Rita Giaretta

di Redazione

 MADDALONI. Il Convitto Nazionale “Giordano Bruno” di Maddaloni ha “creato” martedì mattina un ulteriore appuntamento di “crescita della coscienza degli studenti”, sulla scia della “Missione”.

Scopo della Istituzione scolastica è contribuire a formare le persone del “domani”, consci dei veri eroi della storia e del territorio. Questo indirizzo è stato posto in essere, e reso noto dal primo intervento pubblico del rettore, professor Michele Vigliotti, in occasione del suo insediamento e nella ricorrenza dell’inaugurazione dell’attuale anno scolastico. In questa ottica, questa mattina, alle ore 9.30, nella sala teatro, intitolata a “Luigi Settembrini”, gli alunni delle classi ginnasiali del Liceo Classico, annesso al Convitto, hanno incontrato suor Rita Giaretta, fondatrice, insieme alle sue consorelle, di “Casa Rut” di Caserta, la cui attività e visibile anche dal portale dedicato http://www.associazionerut.it.

A “Casa Rut” suor Rita accoglie ed ospita le povere ragazze, per lo più di colore che la malavita internazionale ha sbattuto sul marciapiede per un mestiere infame. Nel corso dell’evento è emerso come queste “povere donne” ritrovino in questo luogo una casa, un lavoro, la dignità di donne e di mamme. L’accoglienza di Suor Rita è stata caratterizzata da un appassionato, sincero e caloroso applauso dagli alunni presenti.

Il sluto a Suor Rita è stato portato, ad introduzione dell’evento, dal rettore Vigliotti, il quale ha sottolineato e richiamato il suo desiderio di invito, nella sua “nuova scuola”, a suor Rita per meglio diffondere la sua opera e ringraziarla per il suo impegno. suor Rita, a seguito di tale saluto ha ribadito i sentimenti di stima e di amicizia che la legano al rettore Vigliotti.

Dopo questi saluti iniziali la tematica della giornata è stata affrontata partendo dall’analisi dell’individualismo imperante nell’odierna società, dove pare prevalga la regola del ‘si salvi chi può’, eppure – ha spiegato suor Rita – una società senza solidarietà si imbarbarisce, e l’Uomo, senza speranza di un futuro migliore si impoverisce. E’ necessario dunque convertirsi, nel senso letterale della parola, vale a dire ‘cambiare vita’, trasformarsi, tornare all’essenziale, riassaporare il gusto della sobrietà”.

“Sarebbe bello – ha auspicato suor Rita – se le aule scolastiche, le aule dei Consigli comunali o regionali, le sedi dei partiti politici si trasformassero in tante ‘sala-parto’ dove si generi la speranza, la gioia, l’amore del prossimo”.

Nel lungo e partecipato intervento Suor Rita ha citato personaggi esemplari, personaggi tanto cari anche al Rettore, personaggi come don Tonino Bello, don Primo Mazzolari, don Lorenzo Milani, ovvero personaggi testimoni autorevoli di un cristianesimo autentico.

Nella fase finale dell’incontro Suor Rita ha promesso che tornerà al Convitto. Suor Rita tornerà per incontrare nuovamente gli studenti, e porterà dei lavoretti etnici di cucito dai colori sgargianti realizzati dalle ragazze ospitate nella “Casa Rut” nella sartoria etnica “New Hope”, che studenti e docenti hanno promesso di acquistare per offrire un loro piccolo contributo al fiorire della speranza.

Per maggiori informazioni su questo evento e sulle attività del Convitto Nazionale “Giordano Bruno”, sito via San Francesco d’Assisi 119, a Maddaloni, è possibile contattare la segreteria al numero 0823-434918 oppure consultare il portale dedicato http://www.cngb.it.

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