Cappella cimiteriale, Barbato: “Anche stavolta dopo il danno anche la beffa”

di Redazione

 Maddaloni. Non mi ritengo un veggente, ovvero un indovino, ma i fatti, alla fine, mi danno sempre ragione.

Questa è un’altra storia che iniziata bene, strada facendo, si è dimostrata e finirà per divenire la solita presa per i fondelli a discapito dei malcapitati cittadini che credendo nel prossimo cristiano, badate bene che stiamo parlando di un luogo Sacro, si vedranno bistrattati sia nello spirito che nella tasca.

Nel lontano 30.10.2012 ebbi, con una mia nota, a sollevare la problematica, mettendo in evidenza che “ ……..nella realizzazione dell’opera, stia assegnando non solo loculi, ma altresì, a richiesta, cappelline gentilizie in n°8 loculi disposti su due file di quattro con cancello al disimpegno, al prezzo complessivo di euro 29.000,00= (prezzo medio per loculo euro 3.625,00), ciò al di fuori da ogni logica contrattuale sinora praticata per i nicchiari comunali, che assegnerebbero lo stesso pacchetto, al prezzo di euro 16.460,00= (prezzo medio per loculo euro 2.057,50). Ovvero, pari un incremento di prezzo di circa il 76% “……..

Con successiva nota del 28.02.2013, evidenziai la misera operazione messa in opera dai responsabili della Arciconfraternita di Santa Maria del Soccorso, significando: “I lavori di consolidamento e restauro sono interventi che vanno eseguiti su quello che esiste e non su quello che si è totalmente demolito, con l’eccezione, fortunatamente, della cupola storica;

non ho mai saputo che la Cappella Congrecale e quant’altro esistente o insistente nel Cimitero Comunale fosse di proprietà…………. privata;

i familiari dei circa 600 defunti, allocati nei loculi della demolita Cappella Congrecale, non hanno mai spostato, né tantomeno autorizzato, i resti mortali nel Cappellone Cimiteriale;

nel caso in cui non venisse esercitato il diritto di prelazione, per l’assegnazione dei loculi, cosa che, atteso i tempi duri, si verificherà per oltre l’80%, anche, perché ???? dovrebbero fare richiesta di una cosa che già possedevano, che fine faranno i resti trafugati ed espropriati dal loro sito???? “….

Brillantemente, il Dirigente dott. arch. Vincenza Pellegrino, oltre alle diffide di sospensione lavori, disattese, precedentemente inviate, in data 06.03.2013, nota prot.6263, nel premettere tutto ciò che evidenziava il progetto presentato e la Convenzione che regolava i rapporti tra il Comune ed il Priorato Diocesano, initava e diffidava il Priorato, nella persona di Don Francesco Greco, affinchè venisse rispettata la Convenzione rep.231 dell’11.03.2009, a rettificare quell’obbrobrio di manifesto pubblico affisso a discapito dei familiari delle 600 salme, artatamente, alloggiate nell’interrato del Cappellone Comunale e a sottoscrivere un nuovo verbale di concordamento dei prezzi da applicare, sottolineando, altresì, che qualsiasi opera di modifica interna, và preventivamente approvata dal Comune.

Orbene, gli acquirenti delle cappelline e quelli dei loculi (non iscritti all’Arciconfraternita Santa Maria del Soccorso di Maddaloni) che, hanno pagato fior di quattrini, bussano per la consegna, per cui il Priorato, l’Impresa ed i tecnici preposti, contro ogni regola dettata dell’Arciconfraternita Santa Maria del Soccorso, rappresentata dal priore Sig. Vincenzo Mandato, hanno presentato una variante che prevede, in spregio al luogo ed all’edificio, la realizzazione di cappelline e quant’altro ceduto.

Sono certo che l’attenzione del Dirigente dott. arch. Vincenza Pellegrino che, dopo aver rappresentato, chiarito ed evidenziato nella nota del 06.03.2013, non faccia passi indietro e da ottima maddalonese, quale la ritengo, difendi le priorità dei familiari delle 600 salme, dell’Arciconfraternita Maddalonese e del rispetto sia dell’atto di Consiglio Comunale che della Convenzione. Atti che “……stimarono, principalmente che l’opera potesse agevolare quei tanti indigenti, cattolici cristiani, che credono nel culto della morte, all’acquisto di loculi a prezzi inferiori a quelli già praticati.”

Mario Barbato (Maddaloni nel Cuore)
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