AVERSA. Al comandante della polizia municipale scappa un colpo mentre maneggia una pistola di un subalterno allinterno del comando, al primo piano della casa comunale, e solo il caso ha voluto che lincidente non si sia trasformato in tragedia.
Questi i fatti secondo una prima sommaria ricostruzione. Sono le 11,30 circa di ieri mattina, quando alcuni passanti, che percorrono il marciapiede che costeggia il lato nord della casa comunale, sono spaventati da un forte rumore, e da un lampo che affermano di avere visto. Panico, tanto panico, ma nessuno capisce cosa sia effettivamente accaduto. Alcuni vigili urbani, però, presenti in strada intuiscono che qualcosa è avvenuto proprio nella stanza del comandante Stefano Guarino. Infatti, in realtà, il responsabile della polizia municipale normanna, armeggiando con la pistola di un agente, aveva inavvertitamente fatto partire un colpo dallarma che si era andato a conficcare nella parete a sinistra della finestra che sta alle spalle della scrivania dello stesso comandante, nellufficio al primo piano del comune, che affaccia sul tratto di marciapiede dove transitavano i passanti. Grande panico e paura tra le numerose persone presenti allincidente, alcune delle quali hanno raccontato di avere avuto paura di essere state coinvolte in un attentato contro i vigili. In quel momento, infatti, nella stanza, era riunita la commissione per la valutazione della conformità della fornitura della massa vestiaria estiva con i campioni presentati durante la gara. Erano presenti per provare le divise i sovrintendenti Corrado Di Biase e Maria Pia Turco. La pistola dalla quale è partita il colpo, per la cronaca, era proprio quella del sovrintendente Di Biase che laveva tolta e affidata al comandante per poter effettuare la prova delle divise. Erano, inoltre, presenti il titolare della ditta vincitrice la gara per lapprovvigionamento delle divise, la Eurofor, il tecnico consulente del comandante per le analisi dei tessuti forniti e il tenente Mario Mazzarella.